Alcol: è allarme drunkoressia, mix tra bevute a anoressia
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ALCOL: E' ALLARME 'DRUNKORESSIA', MIX TRA BEVUTE E ANORESSIA
Roma - L'alcol, si sa, fa ingrassare. Per questo molte giovani hanno iniziato a mettere in pratica una moda allarmante: non
mangiare per un giorno intero (a volte anche due) prima ell'agognato week end, per poi poter bere a dismisura senza perdere
la linea. E' il fenomeno, segnalato dall'associazione Codici a commento dei dati Istat sull'alcolismo, della 'Drunkoressia',
un mix inquietante di alcolismo e anoressia, che conosce un vero e proprio boom in America. Giovani donne scelgono di
digiunare dalle 24 alle 48 ore per poter sballarsi la sera senza correre il rischio di ingrassare. Il tutto per bilanciare le
quantita' di calorie che attraverso un drink si possono assumere: un alcolico infatti puo' arrivare a contenere circa 500
kcal.
In America, gia' una ragazza su tre e' pronta a ridurre drasticamente i pasti pur di poter bere liberamente la sera e avere
un fisico super magro. I danni sono inequivocabili: l'organo piu' danneggiato e' il fegato, che ha la funzione di
metabolizzare l'alcol. Chi beve tali sostanze sviluppa forme di epatite alcolica, di steatosi (fegato grasso) o di cirrosi e
tumore, e questi effetti, ovviamente, sono amplificati dal fatto di bere praticamente a stomaco vuoto. E poi danni ai reni,
al cuore, alla circolazione, anche ai denti e all'esofago. Un altro pericolo e' la carenza di vitamina B1, che puo' provocare
danni al sistema nervoso e cardiovascolare. Il fenomeno della "drunkoressia" sembra colpire anche le giovani italiane. I
disordini alimentari in Italia negli ultimi anni sono nettamente aumentati e colpiscono ogni strato sociale.
Le statistiche e i dati sull'anoressia e bulimia in Italia confermano che almeno il 3 per cento della popolazione italiana
soffre di disordini alimentari: oltre 200 mila donne in Italia sono colpite da questo genere di disturbi. A questi disordini
si aggiunge il consumo di alcol dettato dalle mode del momento, come la nuova tendenza dell'aperitivo serale.
"Nonostante in Itali, molte realta' comunali abbiano previsto delle restrizioni al consumo di alcol, il fenomeno non sembra
arrestarsi. Oltre ad una adeguata campagna di prevenzione - commenta la sociologa del CODICI, Monia Napolitano -
probabilmente bisognerebbe adottare nuove misure contro le pubblicita' e i messaggi televisivi che veicolano stili di vita e
modelli sbagliati. Ad oggi queste misure non sono state ancora adottate e i giovani possono guardare in televisione spot che
pubblicizzano alcolici in cui non manca il riferimento al legame tra uso di sostanze alcoliche, successo nelle relazioni,
senso di appartenenza all'interno del gruppo sociale e felicita' della persona".