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News di Alcologia

Alcol: con quali farmaci diventa più pericoloso

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C'è una cosa che si fa con troppa superficialità, ovvero, mischiare i farmaci con le sostanze alcoliche, un rischio questo

tutt'altro che trascurabile e che in qualche caso si può anche trasformare in qualcosa di veramente spiacevole, per via di

effetti collaterali, diretti ed indiretti, che tali pericolose miscele possono arrecare. Ne deriva che prima di tutto occorre

conoscere e nello specifico, prima ancora di fare strani intrugli bisogna chiedere al medico che ci ha prescritto la cura

come comportarsi, così come risulterebbe pure d'obbligo leggere attentamente il foglietto illustrativo interno dei farmaci

utilizzati.
Non sempre ciò che ci sembra banale negli effetti lo è
Partiamo da un dato. In Italia assumono bevande alcoliche qualcosa come 70/80 persone su cento. Il dato è sicuramente alto,

ma non indica, ovviamente, che siamo una popolazione di alcolizzati. Fra i tanti che bevono ce ne sono tantissimi che bevono

il giusto e che per questo beneficiano degli effetti positivi dell'alcol quando assunto a dosi ragionevoli. Orientativamente

un uomo che sorbisce bevande alcoliche con un contenuto di alcol pari a 8/10 gradi, non dovrebbe superare la soglia dei 20

bicchieri a settimana, così come, una donna non dovrebbe a sua volta superare i 15 bicchieri a settimana, ovviamente, salute

permettendo.
Ma c'è un ma... giuste dosi si, ma solo quando non si assumono farmaci, perché in questo caso tutto può cambiare e, ovviamente,

in peggio.
Attenti a quei farmaci
Prima di vedere quali farmaci non andrebbero mai associati all'alcol, bisogna aver chiaro il motivo per cui l'associazione è

inopportuna. Il motivo è riconducibile all'azione dell'alcol che tende a potenziare gli effetti sedativi di un ansiolitico,

se ci si riferisce a questi, che tende ad aumentare l'effetto irritativo sulle pareti gastriche, se si parla di Fans (farmaci

antinfiammatori non steroidei), così come ad analogo potenziamento si può assistere per quei farmaci che agiscono sul

metabolismo in generale.
Dunque, no assoluto al mix alcol-ansiolitico e/o ipnoinducente, pensiamo ai tranquillanti e ai cosiddetti sonniferi. L'

interazione delle due sostanze, infatti, risulta pericolosa non solo perché vengono elevati gli effetti del farmaco, con l'

evidenza di un'eccessiva sonnolenza da parte del paziente, sovente associata ad una certa confusione mentale, dunque

divenendo incompatibile con la guida di mezzi o con quei lavori laddove si utilizzino macchinari di precisione. Il mix, in

questo caso, è oltretutto pericoloso perché, laddove si siano assunti tali farmaci e si sia bevuto in grande quantità alcol,

anche se non ci si sia ubriacati nel frattempo, si può assistere a quei fenomeni di depressione respiratoria con tutto ciò

che ne consegue.
No alcol e antistaminici insieme
Con gli antistaminici può accadere la stessa cosa, ovvero, si può assistere nel paziente che unisca il farmaco con l'alcol ad

un aumento della sonnolenza e dello stato eventuale confusionale. Ma nel caso degli antistaminici il rischio potrebbe anche

essere più subdolo, in quanto molti assumono, giustamente, tali farmaci per curare sintomi non sempre ascrivibili a vere e

proprie patologie vissute dal paziente stesso con elevato grado di sofferenza, si pensi ai soggetti allergici ma che

lamentano solo sporadicamente lievi forme di rinite e che dunque assumono l'antistaminico per sedare qualche starnuto di

troppo o per altri sintomi similari. Per molte di queste persone il disturbo è ritenuto banale, più un fastidio che un vero e

proprio sintomo e pertanto, assumendo il farmaco, ritengono che anch'esso sia del tutto banale, una semplice pilloletta che,

tanto per cominciare, banale non lo è proprio e che, oltretutto, aggiunta all'alcol manifesta eccome i suoi effetti avversi,

primo fra tutti la sonnolenza, spesso improvvisa e ingestibile. Immaginiamo che rischio si corra guidando un'auto, ad

esempio.
Antidepressivi: No alcol
Normalmente chi assume antidepressivi non dovrebbe assumere alcol. Ma detta così la cosa sembrerebbe troppo generica. Meglio

dire che non è tanto il grado di depressione sofferta che mal si concilia col "bicchiere", semmai il farmaco che si usa per

curarla. Ne deriva che se è assolutamente da evitarsi l'alcol insieme ad antidepressivi triciclici, potrebbe essere più

tollerabile, quando si assumono i cosiddetti SSRI, uno per tutti il Prozac e tutti i suoi "parenti stretti". Resta sempre il

fatto che gli effetti sono sempre soggettivi per singolo paziente, effetti rappresentati ancora una volta dalla sonnolenza,

ma anche dalla confusione mentale o dal peggioramento dei sintomi principali della depressione stessa. Il miglior consiglio è

quello di rivolgersi al medico.
Farmaci antitosse: No assoluto all'alcol
Quando parliamo di farmaci antitosse non ci riferiamo ai mucolitici o agli espettoranti in genere, semmai ai sedativi della

tosse a base, in particolar modo, di codeina e di destrometorfano. Il connubio, alcol con tali sostanze, può essere molto

pericoloso e spesso anche in presenza di piccole quantità della sostanza alcolica. La stessa attenzione dovrà essere

osservata dal paziente quando ricorre a quegli antidolorifici che utilizzano le stesse due sostanze appena citate, il

Coefferalgan è solo uno di questi farmaci ad azione antidolorifica. Quando si usa tale farmaco o altri similari l'astensione

dall'alcol dovrebbe essere assoluta.
Alcol con moderazione
Vanno ridotte le quantità di alcol quando si assumono i Fans, dall'Aspirina in poi, ciò perché potrebbe aumentare il rischio

di sanguinamento gastrico. Stessa precauzione andrebbe adottata in presenza di sostanze ad attività antiaggregante, in questo

caso l'alcol aumenta il rischio di emorragie.
Paracetamolo: cautela con l'alcol
Chi assume la nota Tachipirina o farmaci analoghi dovrebbe ridurre la quantità di alcol. Particolare cautela invece per gli

alcolisti, che con tale connubio danneggiano maggiormente il fegato rispetto a quanto hanno già compromesso dell'organo.
Altri farmaci
Ci sono farmaci che assunti insieme all'alcol determinano un potenziamento dell'azione del farmaco stesso a scapito della

salute. Ad esempio, chi assume farmaci per abbassare la pressione arteriosa dovrebbe stare molto attento a non associarli con

l'alcol, visto che il rischio cui si andrebbe incontro è quello di assistere ad un peggioramento dell'azione antipertensiva

del farmaco con caduta improvvisa a volte della pressione arteriosa.
Attenzione ad alcuni antibiotici
Esistono antibatterici e antimicrobici che con l'alcol non vanno per nulla d'accordo. Ricordiamo il Cefamandolo, il

Tinidrazolo ed il Metronidazolo. Durante l'assunzione di tali farmaci e per i tre giorni successivi alla conclusione della

terapia, l'alcol non andrebbe assunto.
Statine, con poco alcol
Non siamo di fronte ad un no assoluto quando parliamo di statine, ovvero quella classe di sostanze farmacologiche nate

soprattutto per abbassare il colesterolo. Bisogna ricordare però che le statine assunte con eccessive quantità di alcol

possono causare nel paziente dolore e fatica muscolare.
Antidiabetici e insulina
In questo caso l'alcol assume importanza nella dieta anche per effetto della quantità di calorie che è in grado di aggiungere

e non solo. Il rischio, quando si sia ecceduto con l'alcol, è quello di assistere ad un potenziamento dell'azione del farmaco

antidiabetico ed ad un eccessivo abbassamento della glicemia nel sangue. Per gli insulino dipendenti, inoltre, l'eccesso di

alcol aumenta l'azione dell'insulina assunta, col rischio di poter assistere anche a pericolose ipoglicemie.
Conclusione
L'alcol è una sostanza attiva al pari dei farmaci. Quando si assumono sostanze farmacologiche e alcol insieme, dobbiamo

sempre considerare la cosa con attenzione, perché il mix che se ne fa, equivale all'assunzione non di uno, ma di due farmaci

contemporaneamente col rischio che ne deriva e, a questo punto, l'unico consiglio giusto che si può dare è quello di chiedere

sempre al proprio medico curante come comportarsi.