Alcol, consumo in Italia
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Il consumo è più diffuso nelle regioni del Nord-est: lo rileva l'Istat che ha pubblicato i dati su uso e abuso nel 2008. Ma la quota è ancora più elevata tra gli uomini di alcune regioni del Nord-ovest, la Valle d'Aosta
ROMA - Il consumo di alcol è più diffuso nelle regioni del Nord-est: lo rileva l'Istat che ha pubblicato i dati su uso e abuso di alcol nel 2008.
In totale, nel Nord-est beve il 73,2% delle persone, con l'82,8% degli uomini contro il 64,1% delle donne. Ma la quota di consumatori è ancora più elevata tra gli uomini di alcune regioni del Nord-ovest come la Valle d'Aosta (86,5%) e il Piemonte (84,2%) e del Centro, come le Marche (84,4%). Per le donne, le quote maggiori si registrano nelle stesse regioni, seppure con livelli inferiori a quelli degli uomini.
Quanto al consumo quotidiano, invece, la distribuzione territoriale è più eterogenea: le regioni in cima alla lista sono Valle d'Aosta, Liguria, Toscana, Marche e Molise. L'Istat sottolinea poi come al crescere del titolo di studio aumenta la quota di coloro che consumano almeno una bevanda alcolica nell'anno, mentre per quanto riguarda il consumo giornaliero il rapporto è inverso: cresce al diminuire del titolo di studio, soprattutto per i maschi: dal 37% dei laureati al 59% dei meno istruiti.
PIU' UOMINI - Sono gli uomini a bere di più: il 65% dichiara di consumare alcol in casa, il 68,5% fuori casa. Tra le donne la percentuale si ferma al 52. Ma coloro che dichiarano di lasciarsi andare sono al di sotto del 10% del campione. Sono i dati della ricerca della Fipe (Federazione esercizi pubblici).
Dalla ricerca emerge che a sette italiani su dieci capita di dover guidare l'auto per andare al ristorante o in pizzeria, mentre è più occasionale la guida di un mezzo se la destinazione è la discoteca, segno che in quest'ultimo caso è frequente l'uscita collettiva. E proprio quando si deve guidare l'atteggiamento nei riguardi dell'alcol diventa più responsabile: il 33% non beve affatto, il 54% beve il giusto, mentre il 10% affida la guida ad altri, per non correre rischi.
IL PARERE SUI PROVVEDIMENTI - Interrogati sul tema della 'tolleranza zero' del governo, cinque italiani su dieci giudicano i provvedimenti negativamente e considerano più efficaci misure come l'aumento dei controlli sulle strade (per il 34%) e sanzioni severe a chi guida dopo aver esagerato con gli alcolici (per il 29,5%).
IL CONSUMO - Altro dato riguarda anche il consumo di alcolici nei locali serali: il 44% degli intervistati, infatti, dichiara di consumare alcol quando frequenta discoteche o locali serali, mentre tra il restante 66% più della metà non beve mai troppo.
Commentando i risultati della ricerca, che ha coinvolto un campione di 805 persone maggiorenni, il direttore generale della Fipe, Edi Sommariva, ha anche illustrato le richieste di Fipe alla politica: abolizione del divieto di somministrazione di alcolici dopo le 2 di notte; abbassamento del limite alcolemico allo 0,2 g/l soltanto per le categorie a rischio (giovani neopatentati, autisti professionali); introduzione del divieto di consumo di alcol nei luoghi diversi da quelli a ciò deputati, i pubblici esercizi.