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Alcol: divertimento o pericolo?

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Alcol: divertimento o pericolo?
Giuseppe Dal Ferro


Negli scorsi anni l'attenzione sociale è stata maggiormente posta sul consumo di droga e sulle conseguenze. Ci si accorge ora che la dipendenza più insidiosa è quella che si sviluppa nella vita ordinaria: riguarda il consumo di alcol e la pratica del gioco. Entrambi con conseguenze devastanti. All'inizio del 2012 quattro italiani su dieci sono risultati dipendenti dal gioco d'azzardo, divenuto la quinta industria italiana, e 9 milioni di abitanti avrebbero seri problemi con l'alcol, di cui 740 mila minorenni.


L'Istituto Rezzara di Vicenza si è proposto una indagine sociologica al riguardo, interpellando i giovani delle scuole superiori di Vicenza e della provincia e gli adulti frequentanti le Università adulti/anziani. Sono stati raccolti complessivamente 5.642 questionari, di cui 3.822 di giovani e 1.820 di adulti. Il confronto possibile è stato quindi fra due generazioni. Dall'insieme è risultata una buona consapevolezza dei due fenomeni negli adulti, minore fra i giovani.


Uso di alcol fra i giovani

Colpisce soprattutto l'uso di alcolici fra i giovani, in particolare lo sballo del sabato sera, ampiamente praticato e giustificato dai giovani maschi e femmine, considerato un pericolo solo da una maggioranza. Gli alcolici e la birra nei giovani sono usati oltre il 90% giungendo allo stato di euforia per il 54% e all'ubriacatura per il 28%. Sono dati rilevanti molto diversi da quelli relativi agli adulti, che usano più il vino che gli alcolici e giocano per 1' 11,5%, con poca differenza fra maschi e femmine.


Abuso di alcol, caratteristiche per età

Nei giovani è maggiore la consapevolezza del pericolo dell'alcol, rispetto a quello del gioco (+10%), anche se da un terzo è ritenuto un fatto di moda. In ogni caso i giovani scarsamente consumano vino, mentre per oltre il 90% consuma birra, alcolici e aperitivi alcolici. Alla domanda sullo stato di euforia e ubriacatura raggiunto nell'ultimo mese, al "mai" pressoché generale degli adulti, corrisponde un 46% dei giovani per l'euforia, e un 72,4% per l'ubriacatura. Ciò significa che il 54% e il 27,6% invece hanno raggiunto tali stati. Si noti poi che una minoranza significativa parla di aver raggiunto tale stato 2-3 volte nell'ultimo mese. Comportamento che vede solo piccole differenze fra ragazzi e ragazze. Le motivazioni portate per l'abuso di alcol per metà degli intervistati è la condivisione di gruppo, e in secondo ordine il divertimento e la moda.


Gli adulti aggiungono anche come motivazioni: l'uscire dalla solitudine, soprattutto le donne, più inclini a un giudizio di valenza psicologica. I giudizi relativi allo sballo del sabato sera sono di preoccupazione per i due terzi degli adulti e solo per un quinto scarso dei giovani, che legano il fenomeno al gruppo e alla moda.


La preoccupazione dei giovani circa l'abuso di alcol riguarda la salute e i comportamenti conseguenti, ovvero la dipendenza possibile. La dipendenza da alcol è in effetti temuta da tutti. La diversità fra il giudizio degli adulti e quello dei giovani riguarda la possibilità di uscirne. I giovani sono convinti che con la buona volontà si può uscirne; gli adulti ritengono utile il ricorso ad associazioni specifiche. Le donne sono più inclini degli uomini nel considerare la dipendenza da alcol una schiavitù.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it