Alcol, droghe e "normalizzazione" del consumo
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EXPLORING THE MICRO-POLITICS OF NORMALISATION:Narratives of pleasure, self-control and desirein a sample of young Australian "party drugs" users
Nell'ultimo decennio sono cresciuti i contributi in letteratura sulla que- stione della "normalizzazione" dell'uso
ricreazionale delle droghe fra gli adolescenti e i giovani. Parker (1995) ha proposto per primo la tesi della
"normalizzazione", affermando che l'uso delle droghe ricreative è diventato un aspetto tipico della post-modernità
per molti giovani. Sznitman (2008) ha aperto nuove linee di indagine, analizzando le modalità con le quali i giovani
consumatori gestiscono lo stigma associato al consumo di droghe illegali. L'articolo esplora questi modi, definiti micro-
politiche, all'interno di un gruppo di giovani consumatori australiani.
La tipologia di consumo è quella della poliassunzione di alcol e altre droghe e il motivo principale è la ricerca del
piacere. Questi giovani sono ben integrati e sono influenzati anche dalle opinioni di amici che non fanno uso di sostanze,
dalla famiglia e più in generale dalla società, che percepisce il consumo anche come un problema morale. Una parte di loro
controlla la propria condotta nella ricerca del piacere, riconoscendo alla cultura dell' "eccesso" il ruolo di liberare la
soggettività. Altri rifiutano la necessità di auto-controllarsi, enfatizzando il valore del raggiungimento del piacere,
facilitato dall'assunzione di sostanze. Questi punti di vista coesistono nei discorsi dei giovani delineando la complessità
dei modi in cui i consumatori provano a cambiare lo stigma associato al consumo.
I risultati dello studio etnografico suggeriscono che, le politiche di contrasto al consumo e di riduzione del danno dovranno
in futuro essere più attente ai meccanismi di normalizzazione.
Contenuto in: Addiction Research & theory