Alcol e alta velocità: blitz sulle vie della notte
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Controlli serrati sui viali a mare tra Pietrasanta e Viareggio da parte della Polstrada. Gli agenti sono stati impegnati per verificare che non vi fossero infrazioni sulla guida in stato di ebrezza. Alla fine, il bilancio è stato decisamente preoccupante: 6 patenti ritirate e 35 verbali con l'autovelox per eccesso di velocità
Viareggio - Ormai tutti sanno che a guidare dopo aver bevuto più di un bicchiere di vino si supera il limte d'alcol consentito nel sangue di chi guida, eppure tutte le volte che vengono fatti controlli con gli etilometri le patenti ritirate s'ammazzettano. Ed è andata così anche sabato notte, sui viali a mare tra Viareggio e Marina di Pietrasanta: 6 patenti ritirate, e 35 verbali con l'autovelox per eccesso di velocità.
I controlli sono stati effettuati dalla Polstrada con le pattuglie di Viareggio, Lucca e Bagni coordinate dal comandante provinciale Paolo Di Quattro. I giovani che avevano bevuto troppo, tutti intercettati dagli etilometri, avevano un'età tra i 22 e i 37 anni. Uno addirittura aveva un tasso alcolemico di 2,82 contro lo 0,50 ammesso dal codice della strada. Per tutti il ritiro della patente e qualcuno rischia la confisca dell'automobile. Le pattuglie della polstrada avevano anche gli autovelox e gli automobilisti che correvano troppo sono risultati 35: riceveranno le multe con tanto di foto a domicilio.
Il problema dell'alcol si ripresenta ogni settimana, e ai ragazzi che giustamente vanno a divertirsi la notte raccontiamo cosa facevamo noi, una ventina d'anni fa, quando non c'erano gli etilometri ma la pellaccia volevamo riportarla lo stesso a casa: appena arrivati in discoteca bevevamo un paio di cocktail, tanto per sentirci su di giri, e poi solo analcolici fino all'uscita. Al momento di risalire in auto l'alcol era già stato metabolizzato e si poteva guidare senza problemi (magari dopo aver preso brioche e cappuccino al bar notturno).
E le tragedie della strada sono state ricordate ieri da un piccolo corteo che da piazza Mazzini a viale dei Tigli s'è snodato per chiedere la chiusura al traffico del viale, dalla mezzanotte in poi, dopo l'ultimo incidente mortale avvenuto il 21 marzo. Allora un giovane, in scooterone, dopo aver percorso un tratto sterrato del controvialetto urtò la staccionata e il corpo volò a 30 metri dal punto di impatto. Ma la giunta Lunardini non sembra intenzionata a chiudere la strada.
"Mi dispiace per la vittima e i suoi amici e parenti - ha detto ieri l'assessore al traffico Roberto Bucciarelli - ma che c'entra la chiusura della strada? Non possiamo mica chiudere tutte le strade dove avviene un incidente. Piuttosto metteremo ulteriori cartelli di inviti alla prudenza, elimineremo le radici affioranti anche se nel luogo della tragedia radici non ce ne erano, e chiederemo al Parco di potenziare l'illuminazione. Comunque ci vorrà del tempo, perché soldi non ne abbiamo".
E però, sul viale dei Tigli come in altre strade insanguinate dagli incidenti, c'è il limite di 50 all'ora. Viareggio, chissà perché, è intasata da stormi di scooter e tante auto - perfino bus - che non rispettano i limiti, le precedenze, i semafori, neanche i sensi unici. Magari, quando Bucciarelli troverà i soldi, potrebbe anche chiudere definitivamente l'ultimo tratto di via delle Catene che invita i motorini a percorrerlo controsenso, ad altissima velocità, per prendere il cavalcaferrovia senza dover fare il giro alla Vecchia Viareggio e alla Rotonda.
Poi c'è la polemica politica, con l'opposizione di sinistra che protesta per l'alta velocità su via Salvo D'Acquisto. Ma è proprio la precedente giunta Marcucci che ha realizzato il prolungamento di via Cei che consente di raggiungere velocemente l'autostrada e la via di Camaiore in una città che, cresciuta invadendo tutto sotto la speculazione edilizia, è sprovvista di rapidi viali d'attraversamento. Tra l'altro, via Cei fu voluta dall'ex assessore Fabrizio Manfredi e questa l'ha azzeccata in pieno.
Purtroppo però l'asse Cei-D'Acquisto non è un viale di scorrimento vero, è una delle tante stradine urbane, e ci passano le biciclette. Ben vengano anche qui gli autovelox, ma giacché ci siamo perché non metterli fissi anche in via Pisano? A proposito: se si chiude il viale dei Tigli tutto il suo traffico si riverserà su via Pisano che già scoppia, ed è molto più pericolosa per chi ci vive nonostante il limite di 40 all'ora, ovviamente non rispettato.