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Alcol e cancro: prevenzione ed evidenze scentifiche

Alcol e cancro: prevenzione ed evidenze scentifiche

ALCOL E CANCRO. PREVENZIONE ed EVIDENZE SCIENTIFICHE

alcohol global status reportL’epidemia mondiale di cancro prevista per i prossimi anni nel mondo e che condurrà a 17 milioni di decessi nel 2030 ha tra i contributori principali l’alcol.

Circa il 6 % di tutte le morti causate dal consumo (uso non solo abuso) di bevande alcoliche, qualunque bevanda alcolica si consumi, può essere evitata scegliendo di non bere o assumendo quantità di alcol che non dovrebbero mai superare i 10 grammi di alcol al giorno (per i maschi).

Attualmente i consumi reali di alcol registrati nella popolazione conducono a circa 3milioni e 300mila morti l’anno nel mondo a causa di un gran numero di malattie tra cui le malattie cardiovascolari (33.4%), almeno 12 tipi di cancro (12,5%), incidenti (17%), malattie gastrointestinali (16,2%), malattie nervose e mentali/psichiatriche (17.1%).

Il cancro, la cirrosi epatica alcolica e gli incidenti stradali sono responsabili di oltre il 90% della mortalità evitabile legata all’alcol per cui la comunicazione dei media, quella istituzionale e quella del modo della produzione hanno l’invito da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a rendere disponibile una informazione valida e corretta da porgere alla popolazione per salvare vite e per evitare che nuovi decessi alcol-correlati si debbano subire a causa della disinformazione, in particolare quella legata a presunti effetti terapeutici dell’alcol che la Corte di Giustizia Europea in una sentenza indica espressamente come non legittime e da evitare.

In Italia la Legge 125/2001 proibisce l’uso di messaggi che propongano messaggi inerenti aspetti terapeutici dell’alcol fatti salvi quelli indicati dal Ministero della Salute.


E’ da evitare soprattutto, ai sensi delle Leggi italiane e delle Direttive Europee, che bambini, minori e adolescenti siano fatti oggetto di informazioni, pubblicità, marketing o messaggi che propongano l’alcol e le bevande alcoliche (tutte le bevande alcoliche) come capaci di generare successo sessuale o sociale o comunque proporre evidenze che risultino ingannevoli rispetto all’evidenza scientifica che comunque in Italia correttamente vieta il consumo per vendita e somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni 18 (in estensione a 25 anni secondo alcuni indirizzi in corso di discussione in termini di linee guida europee come quelle suggerite dall’ Action Plan on Youth Drinking and on Heavy Episodic Drinking (Binge Drinking) (2014-2016) adottato da tutti gli stati membri della UE.

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.cesda.net/?p=9988

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)