Alcol e cancro: rassegna di studi
Alcol e cancro: rassegna di studi
L'alcol é pericoloso anche a dosi moderate
Articolo pubblicato su "Le Monde" nell' edizione del 19 dicembre 2007
Messo in linea discretamente, mercoledì 12 dicembre, sul sito dell'Istituto nazionale del cancro (INCa), il rapporto sullo
stato dell'arte su "alcol e rischio di cancro" raccomanda una riduzione dei consumi di alcol, anche quelli "moderati".
Chiamando in causa la debolezza delle attuali politiche di prevenzione, questo documento é stato "poco diffuso tra i media,
su richiesta delle autorità di tutela", dicono all' INCa.
Come per le scritte "Fumare uccide" o "Fumare provoca il cancro" messe sui pacchetti di sigarette sembrerebbe logico porre
questi messaggi di prevenzione sulle bottiglie d'alcol cambiando semplicemente il verbo fumare con bere. Eccessivo?
Frutto di una expertise collettiva basata sull'analisi dell'insieme delle conoscenze scientifiche, questo rapporto ha il
merito della chiarezza.
Esiste una relazione lineare tra consumo di alcol e rischio di cancro? Si.
C'é una dose moderata senza effetto sulla salute? No.
Certi tipi di bevande, come il vino o la birra, hanno una influenza minore? No.
In breve, "anche se moderato" il consumo "aumenta in modo significativo il rischio di cancro" delle vie aerodigestive
superiori (bocca, faringe, laringe, esofago), del fegato, del colon e del seno.
Due bicchieri di vino facilitano il tumore
06 Agosto 2007 - Chi beve due bicchieri di vino al giorno vede salire il rischio di sviluppare un tumore all'intestino del
25%. Un discorso valido anche per chi è abituato a consumare due pinte di birra quotidiane. L'allarme arriva dal Cancer
Research Centre britannico, che in controtendenza rispetto all'ultima campagna governativa anti-alcol che fissava proprio in
un paio di bicchieri il limite massimo per non avere problemi di salute, sostiene invece che invece il pericolo esiste: con
uno studio pubblicato sull'"International Journal of Cancer" gli scienziati del Regno Unito evidenziano addirittura che un
solo bicchiere equivale al 10% di rischio in più di contrarre il cancro.
«La ricerca mostra chiaramente che più alcool si ingerisce, più aumenta il rischio di cancro all'intestino», ha detto Tim
Key, del Cancer Research UK. «È importante che la gente capisca che questo pericolo si può ridurre. Basta bere di meno».
Traduzione a cura di Ennio Palmesino
Soglie comunemente ammesse
«Una persona che beva da uno a due bicchieri di alcol ogni giorno deve interrogarsi», spiega Paule Latino-Michel,
coordinatrice del rapporto e della Rete Nazionale Alimentazione Cancro Ricerca (RNACRe). Bisogna non solamente "ridurre la
quantità di alcol", ma anche "la frequenza dei consumi".
Dato che "non esiste dose senza effetto", le soglie comunemente ammesse di due bicchieri per le donne e tre per gli uomini,
come anche il messaggio "bere con moderazione", sembrano da rivedere.
Tanto più che, ricorda il documento, il consumo di bevande alcoliche «...é, dopo il tabacco, la seconda causa di morte per
cancro evitabile».
L' incidenza dei tumori delle vie aerodigestive superiori in Francia «é una delle più elevate al mondo». Attualmente il 12%
dei francesi con più di 18 anni dichiarano di consumare alcol quotidianamente.
Infine, anche l' ipotesi di un legame tra consumo moderato di vino e una riduzione del rischio di malattie cardio vascolari é
messa in dubbio dagli esperti.
Sandrine Blanchard
Traduzione a cura di G. Sorrenti
Alcool e tumori
University of Mississippi 15 settembre 2008
Il VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor) è una proteina ed è fattore di crescita endoteliale vascolare che svolge un
importante ruolo nell'angiogenesi tumorale, è stato scoperto da Napoleone Ferrara, un ricercatore delle Genentech alla fine
degli anni '80. Da tempo si conosceva l'esistenza di un legame fra il consumo di alcool e il rischio di tumore dello stomaco,
dell'esofago, del fegato, del seno e del colon. Tuttavia i ricercatori non erano mai riusciti a sviluppare un modello
adeguato per spiegare come l'etanolo potesse causare il cancro. In uno studio pubblicata sull'ultimo numero di Cancer da un
gruppo di ricercatori statunitensi guidati da Jian-Wei Gu dell'università del Mississippi di Oxford, si sostiene che
l'etanolo stimola la crescita dei vasi sanguigni, quindi anche la crescita delle masse tumorali. Per ottenere questi
risultati i ricercatori hanno condotto un esperimento su degli embrioni di pollo nei quali erano stati inseriti dei tessuti
cancerosi. Li hanno fatti crescere in una soluzione di etanolo e hanno confrontato gli effetti con quelli osservati in
embrioni allevati in soluzione fisiologica (cioè acqua e sale). Alcuni giorni dopo i tumori degli embrioni immersi in
etanolo, erano grandi circa il doppio degli altri ed avevano molti più vasi sanguigni ad irrorarne la massa, era aumentato
anche il fattore VEGF.
Sembra che questo effetto non sia limitato solo ai "classici" tumori dell'alcolista, si è visto anche che tanto più alta era
la concentrazione di alcol, tanto più attivi si mostravano i geni responsabili della produzione di questo fattore di
crescita, quindi l'etanolo è un'importante meccanismo della progressione del cancro.
Inghilterra, a rischio cancro intestino bevitori alcol
EmmegiPress 5 febbraio 2009
Il Cancer Reasearch britannico, con l'aiuto dell'International Journal of Cancer, ha realizzato una ricerca sul rapporto
alcol-tumore. Lo studio, che ha interessato all'incirca 480.000 persone, ha evidenziato che il rischio di essere colpiti dal
cancro all'intestino cresce del 10% se quotidianamente si beve birra o vino. Inoltre nelle persone che consumano più di 30 gr
di alcol al giorno il pericolo tumore aumenta del 25%. Secondo gli esperti che hanno condotto la ricerca le persone devono
prestare più attenzione alla quantità di alcol che assumono e non al numero di bicchieri che normalmente ordinano al pub o al
ristorante.
Traduzione a cura di Ennio Palmesino