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Alcol e casinò, due universi paralleli

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Alcol e casinò, due universi paralleli


Michela Carboni


L'argomento dell'anno, anzi degli anni visto che da almeno cinque-sei è costantemente all'ordine del giorno, è il divieto di fumo nei casinò. Ma le case da gioco di tutto il mondo sono tradizionalmente caratterizzate, nell'immaginario collettivo, da sale non solo fumose, ma anche dove l'alcol scorre a fiumi. O meglio, dove il consumo di superalcolici è una componente che di solito si accompagna all'adrenalina che si prova nello vedere girare la pallina al tavolo della roulette, o il rullo della slot.

Ma l'Associazione americana dei casinò mette le mani avanti, e assicura il massimo impegno dei propri membri affinché il consumo di alcol sia all'insegna della moderazione e della responsabilità.


"Con una lunga esperienza di servizio ai nostri clienti, i nostri casinò - si legge nelle linee guida sulle politiche Aga in materia - offrono drink a basso costo o gratuiti, a seconda delle regole statali. Alcuni clienti scelgono bevande non alcoliche, mentre altri preferiscono quelle a base di alcol. L'industria del gioco è impegnata nell'assicurare un consumo sicuro e responsabile di bevande alcoliche e a politiche a tutto campo e programmi di protezione dei clienti e della comunità, consentendo solo agli adulti di bere, e responsabilmente".


LA MAPPA DEI CASINO' ALCOLICI - L'Aga fornisce anche qualche interessante dato: non tutti i casinò forniscono alcol gratuitamente ai propri clienti. Dei 23 stati che hanno dei casinò commerciali (dunque non gestiti dalle tribù), in solo 13 (Colorado, Florida, Iowa, Louisiana, Michigan, Mississippi, Nevada, New Jersey, New York, Pennsylvania, Rhode Island, South Dakota e West Virginia) è consentito di offrire alcolici gratuiti ai clienti. E anche quando è possibile, non tutti i casinò lo fanno. Negli altri stati, le bevande alcoliche si pagano e il Codice di condotta sul gioco responsabile dell'Aga include delle previsioni in proposito ben precise.
La maggior parte degli ospiti, assicura ancora l'Aga, consuma alcol responsabilmente o sceglie di non bere per niente. La maggior parte dei giocatori si concentra infatti su tavoli e slot, e per favorire la concentrazione evita il consumo di alcolici. La potente associazione americana osserva inoltre che le persone vanno al casinò per avere un'esperienza di gioco e intrattenimento, e non per bere.


IL SERVIZIO - Come tutti coloro che dispongono di una licenza per alcolici, la compagnie di casinò hanno stringenti politiche per ciò che riguarda il servizio. La maggior parte hanno implementato dei programmi sul consumo responsabile, come il Tips (Training for Intervention Procedures), o hanno chiesto di aderire a programme statali, che includono la formazione sulla ricognizione dell'intossicazione da alcol da parte degli addetti.
Una combinazione di previsioni regolamentari e di programmi da parte delle compagnie è posta in essere per prevenire che persone in stato di ebbrezza o ubriache entrino o rimangano in un casinò, o che gli venga servito altro alcol.


GUIDA PERICOLOSA - L'industria del gioco ben conosce il pericolo di guidare dopo che si è bevuto e riconosce la sua responsabilità per affrontare questa questione. I dipendenti dei casinò sono formati per incoraggiare i clienti che hanno bevuto a tornare a casa in taxi oppure a individuare il cosiddetto ‘guidatore designato'. E se un ospite che ha bevuto insiste, il personale è formato per chiamare la polizia locale. Gli studi mostrano che la presenza di casinò fluviali non genera un aumento degli incidenti autostradali causati da guida in stato di ebbrezza. Nel Mississippi, il numero di incidenti causati da guida in stato di ebbrezza non sono aumentati da quando, nel 1992, hanno aperto i casinò.


ALCOL, CATTIVO BUSINESS - L'Aga fa inoltre osservare che il consumo responsabile di alcol non è una cosa buona solo dal punto di vista morale, ma ha anche senso dal punto di vista del business. Avventori ubriachi non sono buoni clienti e non ci sono prove che spendano di più di quelli sobri. Inoltre, danno fastidio agli altri avventori!


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)