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Alcol e danneggiamento della stabilità emodinamica

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Alcol: shock emorragici più gravi nei soggetti intossicati

Numerosi studi hanno dimostrato come la gravità dello shock emorragico sia maggiore nel caso si manifesti in pazienti con concomitante intossicazione da alcol ed hanno altresì evidenziato come il danneggiamento della stabilità emodinamica, causato dall'alcol, giochi a propria volta un ruolo chiave nella patogenesi dello shock emorragico, come conseguenza di una risposta ormonale, neuro-umorale e immunitaria incompleta.

Nella maggior parte di tali studi, tuttavia, è stata presa in considerazione l'esposizione ad una sola dose di alcol. Risulta invece importante, per la diagnosi e la corretta gestione dello shock emorragico, comprendere la relazione quantitativa tra la concentrazione di alcol nel sangue, che dipende dalla quantità di sostanza assunta, e il peggioramento dello shock emorragico.

Un gruppo di ricercatori giapponesi ha esaminato tali relazioni in un campione di ratti ai quali sono state somministrate diverse quantità di alcol. Ai ratti è stata misurata la pressione sanguigna dopo l'emorragia e sono stati rilevati aumenti nei livelli di norepinefrina, epinefrina e vasopressina nel sangue, mentre la diminuzione dell'intervallo di sopravvivenza e i livelli di alcol nel sangue sono risultati correlati con la dose di sostanza somministrata. Non sono state invece rilevate differenze significative nella produzione di citochine che favoriscono l'infiammazione, del fattori di necrosi tumorale e di interleuchina.


I risultati di questa ricerca, concludono gli autori, dimostrano che l'alcol aggrava lo shock emorragico in base alla quantità di sostanza assunta anche a causa della mancata attivazione della risposta immunitaria ma attraverso la soppressione delle risposte ormonali e neuro-umorali, oltre che attraverso l'inibizione dell'autoregolazione emodinamica e l'abbreviazione dell'intervallo di sopravvivenza.

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)