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Alcol e danni al cervello, messe a punto nuove strategie di trattamento

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Alcol e danni al cervello, messe a punto nuove strategie di trattamento
fonte: Alcohol and Alcoholism

L'alcol è una sostanza tossica che crea dipendenza e che può danneggiare la maggior parte degli organi vitali. Implicata in più di 60 diverse malattie, la dipendenza da alcool è attualmente la terza causa di malattia in Europa. Nel Regno Unito, la morbilità e la mortalità alcol-correlata è aumentata esponenzialmente negli ultimi 30 anni, e i ricoveri ospedalieri alcol-correlati superano attualmente il milione di pazienti all'anno in Inghilterra.
Il cervello è particolarmente sensibile agli effetti tossici provocati dal consumo di alcol, sia direttamente che indirettamente. Per esempio, provoca gravi danni al feto e al cervello degli adolescenti in fase di sviluppo, inoltre, se inquadrato in un discorso di malnutrizione e carenza di tiaminia, può provocare la sindrome di Wernicke-Korsakoff. Tuttavia, il meccanismo preciso che porta ad un danneggiamento cerebrale alcol-correlato (alcohol-related brain damage, ARBD) è ancora poco conosciuto e numerosi studi si sono soffermati proprio su questo tipo disturbo provocato dal consumo di alcol.
Questo studio, condotto da un team di ricercatori londinesi, ha analizzato le migliori strategie di prevenzione e trattamento riguardanti il danneggiamento cerebrale provocato dal consumo di alcol (ARBD). Tuttavia, tali strategie preventive sono scarsamente attuate nel Regno Unito e questo a causa di diverse ragioni. Prima fra tutte la mancanza di una formazione ed un orientamento clinico chiaro e preciso sulla prevenzione e sulla gestione dei problemi alcol correlati, incluso l'ARBD. Ciò ha portato inevitabilmente a bassi livelli di identificazione del problema e quindi di precoce intervento sul paziente anche attraverso adeguate cure psichiatriche. In secondo luogo vi è la questione dello stigma sociale. che i pazienti che abusano di alcol spesso devono affrontare. Questo porta anche alcuni medici a sostenere che le malattie alcol-correlate siano auto inflitte, malattie di cui il paziente è responsabile e quindi non degne di cure mediche.
In conclusione, lo studio inglese vuole riportare l'attenzione sul fatto che i pazienti con ARBD richiedono trattamenti con le stesse modalità di cura di coloro che hanno sviluppato altri danni cerebrali quali ad esempio il morbo di Alzheimer e, per questo, è importante che, anche a livello sociale, siano sviluppati dei sistemi di assistenza adeguati.


Thomson A.D., Guerrini I., Bell D., et al, Alcohol-Related Brain Damage: Report from a Medical Council on Alcohol Symposium, June 2010, Alcohol and Alcoholism Vol. 47, No. 2, pp. 84-91, 2012


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)