Alcol e disagio psichico
Alcol e disagio psichico
Tra i soggetti con problemi di abuso o dipendenza alcolica si possono manifestare sintomi di tipo psicopatologico (stati d'ansia/angoscia, stati depressivi,
idee deliranti, acting-out,ecc) al punto che, in molti casi, è possibile formulare una diagnosi di comorbilità psichiatrica o doppia diagnosi.
I sintomi psicopatologici possono essere preesistenti o conseguenti alla condotta di abuso o dipendenza alcolica e per questo motivo è possibile (e utile)
differenziare le forme primarie da quelle secondarie. Nelle forme primarie l'alcoldipendenza non è conseguente ad un disturbo psichiatrico. Nelle forme
secondarie invece consegue ai sintomi di tipo psicopatologico.
E' vero infatti che i disturbi psichici possono essere determinati proprio "dal processo di alcolizzazione" e possono quindi rappresentare una conseguenza
dell'azione tossica dell'alcol sul cervello e sulla personalità.
In effetti l'alcol è una sostanza psicoattiva che produce effetti neurobiologici che modificano il funzionamento del Sistema Nervoso Centrale e che si
esprimono sia acutamente, in modo transitorio (conseguenze psichiatriche dell'intossicazione e dell'astinenza quali agitazione psicomotoria, allucinazione
alcolica, delirium tremens), sia cronicamente (es. demenza alcolica e patogenicità dell'alcol).
Non è pertanto sempre facile distinguere le forme di alcolismo secondario dalle complicanze neurobiologiche dell'alcoldipendenza.
Queste distinzioni inoltre non hanno validità assoluta in quanto nella realtà si possono incontrare persone con situazioni complesse che non corrispondono
alle classificazioni proposte.
In sintesi si possono però distinguere le seguenti condizioni:
l'abuso o la dipendenza da alcol possono facilitare l'insorgenza di un disturbo psichiatrico
un disturbo psichiatrico preesistente può comportare un abuso alcolico come forma di autoterapia
parallelismo tra disturbo psichiatrico e alcoldipendenza che si manifestano indipendentemente l'uno dall'altra, ma che tuttavia possono interagire
alleviandosi o esacerbandosi a vicenda
Al di là della complessa panoramica eziopatogenetica tra abuso/dipendenza alcolica e problematiche psicopatologiche è ormai opinione unanimemente condivisa
quella per cui si debba dare rilievo, sul piano terapeutico, alla concomitante psicopatologia.
Questa infatti si configura spesso come fattore prognosticamente negativo, soprattutto se non adeguatamente trattato (in modo particolare nelle forme di
alcoldipendenza secondaria).
Inoltre, nei casi in cui la psicopatologia psichica sia secondaria all'abuso o alla dipendenza alcolica, non sempre si verifica una spontanea remissione
della stessa con il raggiungimento della condizione di sobrietà (in letteratura sono stati riportati casi di aggravamento o di comparsa di un grave quadro
depressivo, successivamente alla sospensione del potus).
In questi casi è importante impostare un'adeguata terapia farmacologica oltre che un parallelo intervento psicologico.
Infine si segnala che la letteratura riporta che il fenomeno della comorbilità psichiatrica interessa oltre la metà dei pazienti alcolisti