Alcol e droga. Milano: "Con il "LifeSkills Program" potenziamo la prevenzione a scuola"
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MILANO - Si chiama LifeSkills Program e ha l'obiettivo di contrastare l'uso e l'abuso di sostanze psicotrope negli
adolescenti e preadolescenti. Regione Lombardia ha acquisito i diritti per il suo utilizzo e sta lavorando, perché dal
prossimo anno scolastico possa essere operativo nelle scuole lombarde
Il programma - basato sul potenziamento delle capacità di resistenza all'uso di droghe all'interno di un modello più generale
di incremento delle abilità personali e sociali - è stato ideato dallo statunitense Gilbert J. Botvin e ha ricevuto
riconoscimenti da numerosi enti e istituzioni del settore, oltre che essere promosso dall'Organizzazione Mondiale della
Sanità ormai da anni. Dell'introduzione di questo programma in Lombardia, oltre che più in generale della prevenzione delle
dipendenze, si è discusso questa mattina in un convegno organizzato dall'assessorato alla Famiglia, Conciliazione,
Integrazione e Solidarietà sociale della Regione Lombardia in collaborazione con OReD (Osservatorio Regionale sulle
Dipendenze) che si è svolto presso l'Auditorium Gaber del Palazzo Pirelli. Ai lavori sono intervenuti il presidente della
Regione Lombardia Roberto Formigoni, l'assessore regionale Giulio Boscagli e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
con delega alle Politiche per la famiglia, al Contrasto delle tossicodipendenze e al Servizio civile Carlo Giovanardi.
RAFFORZAMENTO
"Attraverso l'utilizzo di questo programma sperimentale - ha detto il presidente Formigoni - intendiamo rafforzare le nostre
politiche di prevenzione alle dipendenze: l'impegno condiviso sarà perciò quello di sviluppare e diffondere la
sperimentazione presso le scuole, le università e le associazioni e comunità giovanili e di realizzare programmi di
formazione rivolti sia ai formatori sia ai destinatari del programma (studenti, docenti, altre figure educative, genitori e
adulti in genere)". Il programma importato dagli Usa, ma adattato alla realtà italiana, si differenzia da altri programmi di
prevenzione, perché si basa su evidenze scientifiche legate alle cause e aifattori determinanti il consumo di sostanze,
mediante un approccio comprensivo ai principali fattori di contesto e a quelli psicologici individuali, che favoriscono
l'iniziazione all'uso di sostanze e altri comportamenti a rischio. Il metodo acquisito dagli Usa è risultato efficace nel
fornire all'adolescente un metodo per affrontare con successo situazioni impegnative e ai genitori alcuni strumenti da usare
con i figli, per rafforzare quelle abilità che si sono dimostrate utili a ridurre e prevenire l'uso e l'abuso di alcol e
droghe. Su questo tema sarà anche avviata una collaborazione con il Governo nazionale, che vede l'interesse e l'adesione
anche da parte del Ministero dell'Istruzione e del Ministero della Gioventù.
IMPEGNO
"Questo programma - ha aggiunto il presidente Formigoni - si inserisce perfettamente in un quadro di politiche e di
interventi che la Regione Lombardia sta portando avanti in questi anni per la prevenzione e il contrasto alle dipendenze.
Questa azione vede un importante impegno economico di oltre 100 milioni di euro all'anno per sostenere il sistema regionale
di intervento, costituito da circa 100 servizi ambulatoriali e 140 servizi residenziali e che vede concorrere servizi
pubblici e servizi privati no profit". Oltre alle azioni messe in campo da Regione Lombardia, secondo il presidente
Formigoni, "è fondamentale recuperare la dimensione educativa, l'unica in grado di affrontare il problema nella sua totalità;
l'unica in grado di mostrare ai giovani in difficoltà una visione reale, ovvero positiva, della propria esistenza. Vogliamo
entrare nel loro mondo, cercare di conoscere direttamente gli spazi che frequentano (anche quelli virtuali di internet), ma
soprattutto cercare un livello di comunicazione serio e interessato con loro che, specialmente nella fase dell'adolescenza,
tendono a manifestare il bisogno di essere ascoltati e amati in modo meno esplicito e spesso contraddittorio".
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