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News di Alcologia

«Alcol e droga, piaga allarmante»

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Raddoppiati i casi di guida di pericolosa. Appello ai giovani
di STEFANO DE ANGELIS
L'allarme lo aveva lanciato l'anno scorso, sempre durante la festa dei carabinieri. «Tra i giovani è sempre più diffuso il consumo di droga e alcol», aveva affermato il colonnello Luigi Sparagna. Da allora è passato un anno e i dati confermano i suoi timori. Negli ultimi dodici mesi, infatti, in Ciociaria sono pressoché raddoppiati i casi di guida pericolosa: ne sono stati riscontrati 329, di cui 281 hanno riguardato automobilisti sorpresi ubriachi o con un tasso alcolemico fuori dai limiti di tolleranza, mentre i restanti 48 persone che si erano messe al volante sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. E' quanto emerge dal bilancio annuale dell'attività svolta dai carabinieri in provincia, illustrato ieri durante la cerimonia per il 195esimo anniversario della fondazione dell'Arma. Numeri che, rispetto a quelli forniti a giugno 2008 relativi ai dodici mesi precedenti, evidenziano un aumento del fenomeno: il resoconto, infatti, si era chiuso con 170 casi di guida pericolosa (150 per ubriachezza e 20 per assunzione di droghe). «Questi numeri, purtroppo, sono ancora la conferma di una preoccupazione che avevo già espresso - ha affermato il comandante provinciale dei carabinieri -. E' con rammarico che devo riconoscere fondato il timore e perciò sento di rinnovare ancora una volta l'invito ai giovani prima di tutto a non concedersi attenuanti». Poi il colonnello Sparagna ha aggiunto: «Il fenomeno della guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti, cosi come il consumo di alcol e di droghe, è una piaga che purtroppo non accenna a diminuire, soprattutto tra i giovani». Ieri alla cerimonia, che si è svolta presso l'Aeroporto Moscardini, hanno preso parte autorità militari, civili e religiose. C'era anche il Prefetto, Pietro Cesari. Il colonnello, nel suo intervento, ha sottolineato come «il bilancio di un anno di lavoro è solo una conferma, quella dell'impegno nell'aver assolto alla propria missione». Complessivamente, sono stati perseguiti circa 8.000 delitti, con 592 arresti e 4.692 denunce. Il colonnello ha rimarcato l'impegno «mirato anche a perseguire criminali capaci di rappresentare un veicolo per le temute infiltrazioni mafiose e camorristiche». In chiusura sono stati consegnati riconoscimenti ai militari che si sono distinti, tra questi il maggiore Fernando Maisto, i capitani Aldo Iorio, Pietro Dimiccoli, Massimiliano Mengasini, Adolfo Grimaldi e Pierfrancesco Di Carlo e il tenente Angelo La Chimia.