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Alcol e droghe prima di guidare, quarantenni più a rischio dei ragazzi

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Alcol e droghe prima di guidare quarantenni più a rischio dei ragazzi
La Procura: chi rifiuta di sottoporsi all'etilometro sappia di commettere un reato
Più quarantenni che minori abusano di alcol

 
NON sono i giovanissimi, più degli altri, a rappresentare un pericolo e guidare in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze psicotrope. Coloro che hanno meno di 20 anni sono ricordati per le stragi del sabato sera o che da neopatentati sfasciano veicoli e sfidano la vita. Ma la maggioranza, di chi compie incidenti stradali o reati di altro genere da ubriaco o drogato, ha un'età compresa tra i 31 ed i 40 anni.


La maggioranza di chi compie incidenti stradali o reati di altro genere in stato di ubriachezza o sotto l'effetto di sostanze psicotrope, non è composta da chi ha meno di 25 anni. Sorprendentemente, no. Almeno in provincia di Genova. I principali trasgressori hanno età compresa tra i 31 ed i 40 anni.


Le cifre, sotto certi versi impreviste e finora fornite in maniera disaggregata dalle diverse forze di polizia, sono state messe insieme dal procuratore aggiunto Franco Cozzi. Dalla Procura della Repubblica di Genova che da oggi chiede alle Asl ed agli ospedali di informare coloro i quali manifestino sintomi di guida sotto gli effetti di sostanze stupefacenti e non vogliano sottoporsi alle analisi del sangue. Sia che lo facciano davanti alle forze di polizia, sia davanti ad un operatore sanitario. Se si sottraggono, devono sapere di commettere un reato. Alla pari di chi non si mette alla prova dell'etilometro.


Il protocollo è stato siglato negli scorsi giorni tra la magistratura genovese, tutte le forze di polizia e le aziende sanitarie.
L’attuale legge, infatti, da un lato consente al soggetto fermato di potersi sottrarre ad un esame ritenuto invasivo, come è appunto il prelievo del sangue. Dall’altro, però, così come chi non si sottopone alla prova del palloncino rischia la denuncia, allo stesso modo sarà segnalato all’autorità giudiziaria chi rifiuta le analisi. Solo gli esami ematici, infatti, possono provare quando la droga è stata assunta: se nei giorni precedenti oppure prima e durante la guida. Le analisi delle urine, invece, dicono se c’è presenza di sostanza, ma non stabiliscono l’effetto temporale.


A supporto del protocollo, la Procura ha messo insieme i numeri di un fenomeno allarmante, sempre più in aumento. Uno studio (curato dall’aliquota della polizia municipale impiegata a Palazzo di Giustizia) ha messo insieme i dati di polizia, carabinieri, vigili urbani e “Fiamme Gialle”: fotografa il periodo compreso tra il primo gennaio 2013 e il 26 settembre scorso. In cui sono stati indagati, portati a giudizio e condannati sotto le diverse forme oltre 1.200 soggetti. Tra questi spiccano i 431 (un terzo del totale) che hanno età compresa tra i 31 ed i 40 anni. Va ricordato che in questo studio non sono compresi i dati fino al 13 settembre del 2013 relativi al Tribunale di Chiavari, in quella data unificato con Genova. Quindi le cifre potrebbero essere più alte.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://genova.repubblica.it/cronaca/2014/10/01/news/alcol_e_droghe_prima_di_guidare_quarantenni_pi_a_rischio_dei_ragazzi-97048018/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)