Alcol e famiglia: tutti stanno male
Alcol e Famiglia
Il bere in eccesso e la dipendenza alcolica creano un equilibrio familiare “disfunzionale" che provoca sofferenza in tutti i membri della famiglia.
I comportamenti dei membri di una famiglia, dov’è presente un alcolista, sono contemporaneamente risposta e causa dell’abuso alcolico.
L’alcolista e il partner
L’alcolista e il partner non riescono a mantenere il loro ruolo di marito/moglie e di genitori.
Il partner non potendo contare sull’alcolista è "costretto" ad assumere la maggior parte delle responsabilità familiari, diventando sempre più efficiente e responsabile.
L’alcolista sente di essere inutile, di non essere in grado di assumersi responsabilità dentro e fuori la famiglia; continua a sperimentare fallimenti nelle azioni che intraprende e vive con sempre maggior dolore l’incapacità di mantenersi astinente e la crescente disapprovazione degli altri.
I partner si sentono pieni di rabbia e rancore, litigano anche violentemente: non riescono a soddisfare i loro bisogni affettivi; si sentono soli e incompresi.
I coniugi riescono a comunicare solo attraverso l’alcol: la bottiglia diventa l’unico argomento di cui parlano. Le comunicazioni tra i due coniugi si strutturano in un circolo vizioso che si mantiene per anni: il partner critica l’alcolista perché non smette di bere, l’alcolista beve per non sentire la disistima e il disprezzo del coniuge.
Il partner diventa frequentemente l’unico genitore a cui i figli fanno riferimento isolando sempre più l’alcolista dal resto della famiglia.
Comportamento dei figli
I figli vivono in un contesto familiare caratterizzato da relazioni disturbate, che non permettono loro di crescere serenamente: a volte sono chiamati a ricoprire i ruoli che l’alcolista non riesce a sostenere, assumendo delle responsabilità inadeguate per la loro età ("bambini maturi").
Frequentemente i bambini esprimono con il proprio modo di agire il disagio che vivono in famiglia: sono irrequieti, manifestano comportamenti inadeguati a casa o a scuola, appaiono tristi e depressi.
I figli di alcolisti faticano a trovare un equilibrio interiore che renda loro possibile fare scelte "sane"; anch'essi possono tentare di superare le loro difficoltà con l’aiuto di una sostanza (alcol o droghe illegali),con il rischio di diventarne dipendenti, o con altri tipi di agiti comportamentali disfunzionali che possono determinare problemi psicologici o psichici anche gravi. Le figlie di alcolisti frequentemente si sposano con partner alcoldipendenti o con partner problematici con l’inconscio desiderio di aiutare il compagno e compensare, in questo modo, l’idea di aver dato scarso aiuto al genitore sofferente.
Tutti stanno male
- per le promesse deluse: I familiari chiedono all’alcolista di smettere di bere, l’alcolista promette che non berrà più. L’alcolista non è in grado di mantenere le promesse che gli vengono “strappate” e che fanno stare sempre peggio lui e i familiari;
- per i frequenti litigi: in cui spesso si confrontano i familiari che rimproverano l’alcolista di bere, mentre “l’accusato”minimizza o nega la problematica con l’alcol;
- per l’isolamento: la famiglia con il passare del tempo per vergogna tende a isolarsi dagli amici e dai parenti. Frequentemente chi ha un problema con l’alcol non riesce a mantenere un posto di lavoro e i conseguenti problemi economici aggravano ulteriormente il clima relazionale della famiglia.
Così si può aiutare la famiglia
La famiglia, rivolgendosi al Servizio di Alcologia (NOA), può essere aiutata a capire cos’è l’alcolismo e poi ad affrontare in modo diverso le problematiche che vive. Un familiare ha bisogno di essere “aiutato ad aiutare”.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.asst-fbf-sacco.it/news/info/alcol-e-famiglia
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)