Alcol e fumo, i giovani diventano "formatori" Proficuo incontro con gli adulti
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TIONE. I giovani hanno tenuto banco all'incontro del Coordinamento salute e sicurezza - Comitato "Alcol e guida" del distretto sanitario Giudicarie Rendena, tenutasi nella sala riunioni del Centro di salute mentale a Tione. Il Coordinamento, composto da amministratori, forze dell'ordine e operatori di settore, ha dato spazio ad una nuovo percorso sperimentato negli istituti superiori del centro giudicariese. Protagonisti del progetto intitolato "Educazione tra pari", 16 studenti del quarto anno dei licei dell'istituto Lorenzo Guetti. Quattro di loro, a nome dei coetanei, hanno raccontato l'innovativa esperienza.
Formati dai responsabili del Servizio di alcologia dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, sui temi legati all'alcol e al fumo, hanno a loro volta "formato" i ragazzi delle prime classi del Guetti e dell'Università popolare trentina. È stata senz'altro una iniziativa nuova, fresca, gratificante. Lo si è colto dall'entusiasmo con cui hanno riportato le loro esperienze che sono state ascoltate con molto interesse.
Paolo, uno dei quattro ragazzi di quarta liceo, ha espresso soddisfazione per l'attenzione e la partecipazione inaspettata. Alessandra, per le numerose informazioni spontanee ricevute, favorite da un rapporto disinibito e alla pari. «È stato un confronto proficuo - ha aggiunto Denìs - mi ha dato la possibilità di ascoltare punti di forza e diversi e interessanti». E ancora: «Sono rimasta sorpresa dalla facilità con cui si è instaurata la conversazione e dalle numerose prese di posizione che ne sono scaturite» ha aggiunto Mara. Rotto il ghiaccio, i quattro ragazzi si sono resi protagonisti di una conversazione con gli adulti partecipanti alla riunione, con preziose riflessioni sulle motivazioni e sulle modalità con cui i giovani e giovanissimi si avvicinano al mondo dell'alcol e del fumo, sul ruolo della famiglia e degli educatori in genere.
Non sono mancati gli interventi degli operatori; delle forze dell'ordine che hanno segnalato l'utilizzo crescente di droghe nei giovani; degli amministratori che hanno fatto il resoconto delle positive esperienze vissute in occasioni delle feste di carnevale e di altro tipo.
A proposito di Carnevale, accanto all'ineludibile consumo di alcol che l'occasione genera, si è puntato il dito sulle "bevute" (di birra) dei componenti i carri allegorici, prima, durante e dopo la sfilata. Almeno durante la sfilata, hanno sottolineato le forze dell'ordine, sarebbe opportuno che gli organizzatori trovassero il modo di disincentivare una pratica, se non altro, poco edificante e di cattivo gusto. E per proseguire nella campagna di sensibilizzazione avviata negli anni scorsi, gli operatori di alcologia sono stati invitati ad individuare nuovi strumenti da aggiungere a quelli già in essere e a proporre altri momenti di sensibilizzazione e di confronto con le associazioni.