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Alcol e Fumo: i giovani sempre più vicini all'abuso

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ALCOL E FUMO: I GIOVANI SEMPRE PIU’ VICINI ALL’USO DI QUESTE SOSTANZE

E’ di questi giorni la notizia della prossima uscita del decreto Sanità, documento già firmato dal ministro Balduzzi che prevede, tra le altre cose, una tassa sugli alcolici e sanzioni pecuniarie per i rivenditori di tabacchi che vendono sigarette ai minori. In contemporanea sono stati resi noti i dati del rapporto europeo Espad, effettuato sotto la guida dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale per le ricerche, sull’uso tra i giovani di droghe ed alcol. I dati sono allarmanti e proclamano una situazione a dir poco da bollino rosso, che vede più del 60 per cento dei giovani fare, nell’ultimo mese, uso di alcol e quasi il 40 per cento di fumo. In Italia si supera la media europea di uso di alcol e fumo nell’ultimo mese, per un dato che preoccupa sicuramente gli addetti ai lavori. Si perché è ben risaputo che l’alcol rappresenta la sostanza capace di modificare lo stato psichico più in voga tra gli adolescenti ed il fatto che in molti paesi sia vietato o limitato il consumo, non modifica i dati allarmanti resi noti dal rapporto europeo Espad. Le ragazze superano, in consumo di alcol e droghe, i ragazzi per un fenomeno che rivela retroscena sociali da non sottovalutare. Per quanto riguarda poi le sostanze illegali, il “podio”  viene raggiunto da hashish o marijuana, consumata almeno una volta nella vita dagli studenti di tutta l’Europa. L'Italia è ancora tra le prime dieci nazioni con il 20 per cento circa di giovani che ne hanno fatto uso almeno una volta nell'ultimo mese, battendo così la media del 17 per cento, per un triste primato. Unico dato positivo, si fa per dire, è la diminuzione dell’uso di altre droghe quali cocaina ed ecstasy, che vede l’uso di tali sostanze da parte di 6 giovani su 100. Il panorama palesatosi davanti ai nostri occhi non è sicuramente tranquillizzante e la domanda che sorge spontanea, alla luce della prossima approvazione del decreto Sanità, è quella della opportunità da parte dello Stato di tassare l’uso di alcol e fumo, per una “politica di cassa” che sembra lontana da una risoluzione del problema. I nostri giovani hanno bisogno d’altro, che non solo dinieghi e sanzioni. Stato, società e famiglia sono i principi cardine su cui si dovrebbe far leva, per “sostenere le volontà fragili” di una gioventù legata a false ideologie

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)