Alcol e fumo tra i ragazzi per superare le difficoltà
«Alcol e fumo tra i ragazzi per superare le difficoltà»
Pavia, dati allarmanti nella popolazione tra gli 11 e i 19 anni: il 70% di loro beve, mentre uno su 5 dipende dalle sigarette
di Stefania Prato
PAVIA. Bevono sette ragazzi su dieci e fuma uno su cinque. Sono dati allarmanti quelli che emergono dall’indagine voluta dal Comune, in collaborazione con Casa del giovane, Movimento no slot e università Bicocca. I dati sono stati raccolti tra marzo e aprile di quest’anno attraverso questionari distribuiti a 5.228 studenti, 682 alunni di tre scuole medie (Casorati via Scopoli, Cavour Leonardo e istituto comprensivo Marie Curie di San Martino), età tra gli 11 e i 14 anni, e 4.546 ragazzi di cinque scuole superiori (Cardano, Cossa, Cairoli, Ipsia, Bordoni), che hanno un’età compresa tra i 14 e i 19 anni.
Il 21% di chi frequenta queste scuole superiori ammette di ubriacarsi una volta al mese, percentuale che cala al 5% tra i giovani delle medie. E, sempre alle superiori, il 72,31% fa sapere che ha fatto uso di alcol e il 20,79% ne fa uso una o due volte alla settimana.
«Troppi», sottolinea Simone Feder, psicologo della Casa del giovane, sottolineando anche le motivazioni che spingono ad assumere alcolici: se il 30,18% dice di farlo per piacere, il 23,27% spiega che «è fondamentale per affrontare momenti difficili», mentre il 19,07 ammette che è per imitazione dei propri amici. «Un dato che mostra una netta differenza rispetto all’indagine svolta nel 2014, quando la risposta più gettonata era il bere per imitazione», precisa Feder che poi aggiunge: «È preoccupante il fatto che l’alcol assuma sempre di più un ruolo da protagonista nello stile di vita di questi ragazzi che faticano a crescere senza bere. E infatti sta aumentando il numero di coloro che dichiarano non solo di bere, ma anche di ubriacarsi per affrontare i momenti più difficili».
Alle medie è il 72% a fare uso di alcolici che, per il 38%, costituiscono un sostegno per i momenti più difficili. Il 18,48% beve per piacere e il 10,56 per imitazione dei coetanei. «Dai dati emerge come, per questa fascia di età, sia faticosa la strada del dialogo con gli adulti - dice lo psicologo -. Mancano figure di riferimento significative». Il riferimento, stando all’indagine rielaborata dal Centro Semi di Melo, centro per la formazione e per la ricerca sull’infanzia e sull’adolescenza, sono sempre di più gli amici. «Però esiste un’anomalia - evidenzia Feder -. Se quegli stessi amici si mettono in situazioni devianti, non si interviene e non si fornisce aiuto».
Comportamenti che, sottolineano le assessore Angela Gregorini e Alice Moggi, devono indurre a ripensare ai servizi per il mondo giovanile. «Preoccupano le motivazioni. Non si beve, né si usano stupefacenti per divertirsi, ma come valvola di sfogo per momenti difficili. E questo, per i servizi sociali, rappresenta un punto su cui riflettere, in quanto indica la mancanza di fiducia verso gli adulti».
Ma non solo alcol. Fuma ogni giorno il 22% degli studenti di medie e superiori. Ha fatto uso di sigarette il 40,39% di quelli delle superiori e, in questo caso, a spingere al fumo è l’imitazione degli amici (27,58%).
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2018/05/28/news/alcol-e-fumo-per-superare-le-difficolta-1.16894280
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)