Alcol e gioco, corsi riservati agli esercenti per capire la dipendenza
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Alcol e gioco, corsi riservati agli esercenti per capire la dipendenza
L’idea è della Fipe Confcommercio: individuare ed affrontare le debolezze dei clienti. Le nuove regole per la somministrazione
Anche i gestori dei locali pubblici devono saper individuare ed affrontare le debolezze dei loro clienti «che possano causare gravi patologie o forme di pericolosa dipendenza, dal gioco all’alcol». Ne è convinta la Fipe, l’associazione dei pubblici esercizi di Confcommercio, che indente proporre al proposito corsi di formazione per i gestori attraverso l’Iscom a partire dai primi mesi dell’anno prossimo. «Viviamo e lavoriamo su questo territorio e dunque intendiamo operare per il suo benessere complessivo - dice il presidente Matteo Musacci - Al di là delle norme, come Federazione abbiamo il compito di saper gestire con attenzione e sensibilità le situazioni che si presentano quotidianamente nei nostri esercizi».
La Fipe ricorda come la normativa sulla somministrazione di alcol sia di recente mutata. C’è divieto di somministrazione degli alcolici, anche da distributori automatici, ai minori di 16 anni, mentre è vietata la vendita di bevande alcoliche per asporto a chi non abbia ancora compiuto 18 anni. Si tratta di due situazioni distinte (la prima comporta un servizio, la seconda una cessione di beni) anche dal punto di vista fiscale: l’Iva infatti è al 10% se la bevanda alcolica viene somministrata al bancone, al 21% invece se viene ceduta per asporto.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)