Alcol e giovani a rischio. Il punto di vista del MOIGE
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«Necessari una regolamentazione seria per la pubblicità, la somministrazione e la vendita, maggiori controlli e sensibilizzazione»
ROMA - «I dati presentati oggi a Roma riferiti al consumo degli alcolici da parete dei giovani sono allarmanti» dichiara Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige - Movimento Italiano Genitori, tra i relatori del convegno organizzato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) in collaborazione con ministero del Welfare e Organizzazione Mondiale della Sanita (Oms) per l'Alcohol prevention day, la giornata per la prevenzione dell'alcolismo, «è necessario un intervento concreto delle Istituzioni articolato in più punti».
«Primo tra tutti», prosegue Antonio Affinita, «è l'innalzamento da 16 a 18 anni del divieto di vendita e somministrazione di alcolici, una misura che non può più essere procrastinata. Il secondo punto riguarda la regolamentazione della pubblicità degli alcolici sui mezzi di comunicazione, soprattutto per ciò che concerne la televisione. Da tempo, infatti, chiediamo che si ponga la massima attenzione sul rispetto del divieto di programmazione delle pubblicità di alcolici durante la fascia protetta. Annualmente, infatti, si spendono somme ingenti per pubblicizzare bevande alcoliche di ogni tipo mentre non si investe abbastanza in campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte ai giovani che, data la vastità del fenomeno, crediamo siano più che necessarie, soprattutto nelle scuole».
«Altro fattore importante è il controllo: dovrebbe esserci una maggiore attività di controllo e sorveglianza soprattutto in luoghi come le famose babydisco, dove ogni divieto di somministrazione di alcolici, e non solo, non viene rispettato, dove bambini e ragazzi spesso ben al di sotto dei 16 anni passano i pomeriggi a stordirsi con quantità smodate di alcol. Attraverso maggiori controlli e maggiore sensibilizzazione sul tema si potrebbero fenomeni legati all'abuso di alcol, come il Binge drinking, ossia l'abitudine di consumare eccessive quantità di alcolici in una sola occasione, e il diffondersi di nuove mode pericolose come quelle legate agli alcopops, quelle bevande che sembrano essere solo succhi di frutta o bibite gassate analcoliche ma che invece hanno una gradazione alcolica, e quelle legate agli Energy Drinks, le bevande analcoliche vendute in lattina che contengono elevate quantità di caffeina e spesso anche sostanze stimolanti come guaranà».
«E' necessario» conclude il Direttore del Moige, «stimolare nei giovani lo sviluppo dell'autostima e delle capacità di prendere decisioni con responsabilità, anche andando controcorrente, diventando modelli di riferimento positivo nel gruppo di coetanei»