Alcol e giovani, è allarme «Si beve già a dieci anni».
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Nel mese della prevenzione alcologica, la Conferenza dei sindaci svela i dati degli ultimi studi sul problema Ulss 3 e istituzioni corrono ai ripari con nuove iniziative per la prevenzione. Sabato un concorso per gli studenti
Sono tanti anche i giovani bassanesi abituali consumatori di alcol. Un problema sociale grave Bevono di più, bevono di tutto e soprattutto cominciano sempre più piccoli: a dieci o a undici anni. E non buttano giù solo vino ma anche, e soprattutto, birra, superalcolici e cocktail micidiali. Si aggrava in Italia il fenomeno dell'alcolismo giovanile e anche nel Bassanese da qualche tempo è ormai sempre più evidente l'esistenza di un problema che coinvolge centinaia di ragazzi e ragazze e contro il quale, nel mese della prevenzione alcologica, il Comune di Bassano e la conferenza dei sindaci dei 28 paesi dell'Ulss 3 hanno suonato un campanello d'allarme.
Dopo le lezioni di guida sicura proposte agli studenti di quarta e quinta superiore, alla fine di questa settimana si raggiungerà una delle tappe più importanti del percorso di sensibilizzazione e prevenzione. Un progetto di ampio respiro studiato per mettere in guardia gli adolescenti (e i ragazzini di elementari e medie) sui rischi derivanti dall'abuso di alcol e per spingerli a cercare di divertirsi in maniera sana, senza sballare. Sabato mattina alle 9 gli iscritti di tutte le scuole superiori del Bassanese si daranno quindi appuntamento nella sala Da Ponte del Centro giovanile per premiare i migliori filmati e i più bei banner pubblicitari realizzati dai loro coetanei in vista della campagna anti-alcol destinata a partire quanto prima in città e nel comprensorio. Un'iniziativa che coinvolgerà tutti gli istituti superiori, le scuole medie e anche le classi quinte delle elementari e che è stata in qualche modo introdotta dal concorso "Io non la bevo".
Il Lions club Bassano Host, assieme all'associazione Iess, con il patrocinio dell'amministrazione bassanese e di quella novese e in cooperazione con gli esercenti e i baristi dei due Comuni e Tva Bassano, ha infatti invitato gli studenti dei licei e degli istituti tecnici, artistici o professionali a ideare un video, uno spot o un banner sulla prevenzione contro la dipendenza da alcol e si è impegnato ad utilizzare i lavori più originali e di maggior impatto per la campagna di sensibilizzazione da avviare nel territorio.
«Quattro scuole hanno accettato la proposta - ha spiegato Valeria Cerantola, presidentessa di Iess -; si tratta dei licei Brocchi e Da Ponte, dell'istituto Einaudi e del De Fabris di Nove. In tutto ci sono pervenute 51 opere, tra le quali una commissione tecnica dovrà scegliere le più valide: tre per ogni sezione».
A decretare però quali saranno quelle vincitrici, spetterà proprio i giovani presenti in sala Da Ponte sabato prossimo.
«Abbiamo deciso di promuovere questa iniziativa dopo una lunga ricerca - ha spiegato l'assessore alle politiche giovanile Federica Finco -. Bisognava trovare qualcosa in grado di tenere occupati i ragazzi e di interessarli».
Si è così deciso di metterli alla prova, sollecitandoli a confezionare nella maniera da loro ritenuta più efficace il messaggio lanciato dal mondo adulto. E sarà proprio questa esperienza ad essere riportata a Roma, all'Alcol prevention day, dal sindaco di Nove Manuele Bozzetto.
«Sono circa 47 mila i ragazzi a rischio in tutto il Veneto - ha ricordato l'amministratore novese -. Hanno imparato a bere secondo il modello anglosassone, abbuffandosi cioè di alcol e consumando moltissima birra. Gli adulti debbono interrogarsi su queste pericolose situazioni». C.Z.