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Alcol e giovani: un pericolo in agguato

Nel 2010 la quota di popolazione di 11 anni e più che ha consumato almeno una bevanda alcolica durante l’anno è pari al 65,7%.
Come si afferma dal dato Istat: “Istituto nazionale di statistiche in breve 5 aprile 2011”.
Dalla “relazione al Parlamento Alcol Ministero della salute” si legge che i giovani bevono anche cinque bevande alcoliche in due ore lontano dai pasti.
Cresce ancora il fenomeno del binge drinking, la pratica di consumare diverse bevande alcoliche in quantità in un breve arco di tempo: nel 2010 ha riguardato il 13,4% degli uomini e il 3,5% delle donne.
Nella fascia tra i 18 e i 24 anni la percentuale di donne che pratica il bringedrinking sale a 19,7%.
I giovani bevono a volte perché guardano i tv o al cinema soggetti che bevono alcolici a ciò induce i giovani a iniziare a consumare bevande di questo tipo.
I danni somatici e psichici arrecati dall’alcol sono molto consistenti e l’abuso prolungato ha ripercussioni negative diffuse praticamente su quasi tutti gli organi e i tessuti del corpo: corrosi epatica, epatiti alcoliche, varici esofagee anche sanguinanti, gastriti e ulcere, polinevriti a carico degli arti, infarto cardiaco e ipertensione sono conseguenze frequenti.
L’alcol determina danni al pancreas e alle ghiandole endocrine.
Dall’abuso di alcol ne consegue, infine, che le capacità di attenzione, concentrazione e risposta agli stimoli quindi sono modificati, a volte ridotti e spesso chi beve può avere incidenti stradali anche mortali
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)