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Alcol e gravidanza: osservazioni

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Alcol e gravidanza

Il consumo di alcol in gravidanza, e le conseguenti anomalie del feto, sono ritenuti uno dei maggiori problemi di sanità pubblica nella

maggior parte dei Paesi del mondo. Il consumo di alcol in gravidanza è un fattore di rischio di successivi problemi mentali del nascituro,

anche a dosi inferiori ad un bicchiere alla settimana. Il consumo moderato di alcol in gravidanza, di 1-2 bicchieri al giorno, è associato a

disturbi dell'attenzione e del comportamento nell'infanzia. Ad alte dosi ripetitive vi è la probabilità del 6-10% che il feto sviluppi la

sindrome feto-alcolica (difetti di crescita, dismorfismi cranio-facciali specifici, ritardo mentale, problemi comportamentali ed altre

anomalie maggiori). Per dosi ripetitive moderate, invece, c'è il rischio di "effetti alcolici", quali moderata disabilità intellettiva,

disturbi della crescita ed anomalie del comportamento, per il binge drinking (saltuario consumo di elevate dosi di alcol con finalità di

"sballo" o ubriacatura) il bambino corre il rischio di moderati deficit intellettivi. Nel mondo occidentale l'uso di alcol in gravidanza è la

principale causa prevenibile di ritardo mentale nel bambino e l'astensione totale appare l'unica modalità di prevenzione dei suoi effetti

teratogeni.
Scopo del questionario è quello di valutare il livello di coscienza e conoscenza attuale e di avviare un dialogo e percorsi informativi e

formativi per personale sanitario, genitori e ragazzi.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)