Alcol e guida: brutta coppia
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Da anni, diverse associazioni di produttori di vino fanno riferimento a una vecchia statistica Istat per affermare che, sul
totale degli incidenti, solo il 2-3% è imputabile all'alcol. A nulla è servito il chiarimento dello stesso Istat, secondo
cui, a causa dell'esiguo numero di circostanze presunte dell'incidente legate allo stato psico-fisico alterato del conducente
e ai difetti o avarie del veicolo, per il 2009 non sono stati pubblicati i dati sugli incidenti stradali dettagliati per
quelle circostanze.
I motivi? Indisponibilità dell'informazione al momento del rilievo. Inoltre, per gli Organi di rilevazione, è di estrema
difficoltà la compilazione dei quesiti sulle circostanze presunte dell'incidente, quando queste siano legate allo stato
psico-fisico del conducente. In definitiva, il numero degli incidenti dovuti all'alcol è sottostimato. Senza contare che
l'Organizzazione mondiale della sanità dice che il 30% di incidenti è dovuto all'alcol.
Ma proprio negli scorsi giorni, l'Istituto superiore di sanità ha chiarito: in Italia, il 30% di sinistri è causato dalla
guida in stato d'ebbrezza. Colpita la fascia giovanile: il 36,6% dei morti sulle strade nei fine settimana del primo
quadrimestre del 2010 aveva meno di 30 anni. I sinistri nelle ore notturne (tra le 22 e le 6) sono aumentati lo scorso anno
del 1,5%. E occhio: il 60% dei giovani tra i 18 e i 24 anni consuma alcol occasionalmente, ma il 10% ne fa consumo
quotidianamente. Questa cifra aumenta fino al 22% se si considerano i giovani over 25. Tra i minorenni dai 14 ai 17 anni,
l'uso di alcol riguarda il 5% dei ragazzi.
Anche per questo, ad agosto 2010, il Governo ha dato un giro di vite, introducendo la confisca della vettura per i casi più
gravi. In sintesi, le fasce sono tre. Primo, sanzione amministrativa del pagamento di 500 euro, qualora sia stato accertato
un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro. All'accertamento della
violazione, consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi.
Secondo, ammenda di 800 euro, arresto fino a sei mesi e pena accessoria dello svolgimento di un'attività sociale gratuita e
continuativa fino a sei mesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,8 e
non superiore a 1,5 grammi per litro. All'accertamento del reato consegue la sanzione amministrativa accessoria della
sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno. Terzo, l'ammenda di 1.500 euro, l'arresto da sei mesi a un anno,
qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro. Più altre pene.
Tuttavia, le nuove regole non vengono digerite da diversi Enti locali, specie adesso che le prime confische cominciano a
scattare. È il caso della Provincia di Bolzano: una delibera definisce eccessiva la confisca dell'auto a chi guida sotto
l'effetto di alcol e droga. "In Alto Adige, nell'arco di un anno sono state confiscate circa 500 automobili": un
provvedimento che manda in rovina, dice la delibera, le famiglie, costrette a continuare a pagare le rate di un'auto ormai
nelle mani dello Stato.
Favorevole alla confisca, invece, Carlo Giovanardi, sottosegretario di Stato, e sempre in prima linea in fatto di sicurezza
stradale: grazie all'inasprimento delle sanzioni per chi commette infrazioni al codice della strada, sostiene il
sottosegretario, si è drasticamente ridotto, negli ultimi anni, il numero dei morti negli incidenti stradali, passati da
7.000 a 4.000 all'anno. È il risultato migliore di tutta l'Unione europea.