Alcol e guida: i meccanismi che portano i guidatori a sentirsi sicuri
Alcol e guida: i meccanismi che portano i guidatori a sentirsi sicuri
Fonte: Experimental and Clinical Psychopharmacology
Titolo originale e autori: Perception of alcohol intoxication shows acute tolerance while executive functions remain
impaired. Experimental and Clinical Psychopharmacology 2010, 18(4):329-339.-Cromer JR, Cromer JA, Maruff P, Snyder PJ
Lo stato di ebbrezza riduce le capacità di ragionamento e di risoluzione dei problemi, provocando una percezione distorta
delle proprie condizioni. Per tale ragione capita che chi ha assunto molto alcol, una volta passati gli effetti acuti della
sbornia, si senta in grado di guidare a dispetto delle reali condizioni psicofisiche.
Uno studio guidato da Peter Snyder, vicepresidente del centro di ricerca Lifespan in USA, ha adottato una nuova metodologia
in grado di analizzare l'impatto di diverse concentrazioni di alcol nel sangue sulle funzioni cognitive coinvolte nella
guida, e di verificare come la valutazione soggettiva del recupero sia ottimista rispetto alle reali condizioni psicofisiche.
Attraverso uno studio placebo controllato su un gruppo di studenti universitari, i ricercatori hanno confrontato le
percezioni soggettive dello stato di ebbrezza con le capacità cognitive in corrispondenza di diverse concentrazioni di alcol
nel sangue, in un arco temporale di 8 ore. I risultati hanno mostrato come la percezione soggettiva del recupero non coincida
con l'effettivo ripristino delle abilità cognitive, che richiedono più tempo per tornare ad una condizione "normale". Questo
spiegherebbe perché tanti individui si sentono sicuri e in grado di salire in macchina e guidare, nonostante la persistenza
di alterazioni cognitive.
Redattore: Staff Dronet