Alcol e guida: il Belgio adotta l'alcolock, l'Italia sta sperimentando "Angel"
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L'Università di Ferrara sta sperimentando Angel, un sistema capace di capire se gli occupanti dell'auto hanno bevuto.
Il Belgio applica gli alcolock a chi beve troppo. Chi verrà trovato al volante di un'auto con tasso alcolemico oltre 0,8
grammi per litro o "guadagna" la seconda multa per guida in stato di ebbrezza, avrà la possibilità di usufruire di un
programma di riabilitazione, che prevede anche il montaggio di un dispositivo nel quale bisogna soffiare ogni volta che si
sale in auto. L'etilometro incorporato all'auto rileva infatti la presenza di alcol nel fiato del guidatore impedendogli di
avviare il mezzo.
Preliminarmente va detto che quello belga è l'unico modo attualmente possibile per utilizzare gli alcolock. Al momento non è
possibile renderli obbligatori di serie su tutti i veicoli perché le norme di equipaggiamento sono di competenza di direttive
europee e così i singoli Stati possono introdurre equipaggiamenti solo all'interno di norme di comportamento che ne
presuppongono l'uso. Si tratta con tutta evidenza di un grosso limite che consente di controllare solo l'auto del soggetto a
rischio, che potrebbe a quel punto usare tranquillamente veicoli altrui. Altro problema degli alcolock, è che si potrebbe
farvi soffiare dentro una persona sobria che poi non guida, lasciando il volante a uno che ha bevuto. Per far fronte a questi
punti deboli in Italia, da quattro anni, l'università di Ferrara sta portando avanti il progetto Angel, un sistema
sperimentale con tre sensori piazzati in parti diverse dell'abitacolo, capace di captare l'alcol nel fiato degli occupanti
senza far soffiare in un boccaglio. In questo modo si capisce se ad aver bevuto è il guidatore o uno dei passeggeri.