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Alcol e infortuni sul lavoro: interazioni tra etanolo e tossici industriali

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Alcol e Alcolismo. Infortuni sul lavoro
Benché l'infortunio sul lavoro presenti cause molteplici, quindi rischio espositivo, tipo, modalità ed organizzazione del lavoro, grado di

insoddisfazione del proprio lavoro, condizioni familiari ecc.., l'alcolismo continua ad essere uno dei fattori principali nella genesi di un

infortunio.
Nelle grandi imprese dei paesi europei, così come in Italia, la frequenza di infortuni sul lavoro risulta costantemente più elevata in chi

abusa di alcolici.
L‘indagine anamnestica e clinica circa le abitudini alcoliche del lavoratore potrebbe quindi riuscire utile nella formulazione del giudizio

di idoneità a determinate mansioni e costituirebbero, se applicati correttamente, un ottimo strumento di prevenzione dell'infortunistica sul

lavoro.
L'alcol infatti può determinare numerose interazioni farmaco dinamiche con sostanze chimiche industriali attraverso meccanismi diversi,

producendo effetti nocivi per l'organismo secondo azioni che possiamo così riassumere:
Interazioni farmaco-dinamiche tra etanolo e tossici industriali
1- Apparato digerente
facilitazione dell'assorbimento intestinale di tossici liposolubili: solventi (idrocarburi alifatici ed aromatici)
2- Apparato cardio-vascolare
facilitata diffusione di tossici vasodilatatori come la nitroglicerina ed il trinitrotoluolo
3- Apparato respiratorio
congestione delle mucose, turbe respiratorie a causa della calciocianamide
4- Fegato
potenziamento reciproco della tossicità epatica con diminuzione della soglia di epato tossicità per l'alcol e idrocarburi alogenati:

tetracloruro di carbonio, tricloroetilene ecc..
Accumulo maggiore livello epatico di pesticidi: DDT, dieldrin, esacloruro di benzene
5- Midollo osseo
Slatentizzazione o accentuazione di leucopenie ed anemie
inibizione reticolocitaria dovuta a solventi aromatici quali il benzolo, omologhi e derivati
6- Sistema nervoso
potenziamento reciproco di effetti sul sistema nervoso centrale, quali ebbrezza e depressione dovuti agli idrocarburi alifatici (esano,

eptano ecc..); alifatici (tricloroetilene, percloretilene, tricloroetano, cloroetilene, cloruro di vinile); solfuro di carbonio
aggravamento di effetti neurologici dovuti ad insetticidi organo-fosforici
accentuazione della tossicità sul sistema nervoso periferico con neurite ottica, dovuta principalmente all'azione degli alcoli (metilico,

formico); polineuriti dovute all'azione dei solventi alifatici (esano)
Le interazioni metaboliche dell'etanolo con i metalli pesanti possiamo invece schematizzarle e riassumerle nella seguente tabella:
Interazioni metaboliche tra etanolo e metalli pesanti
1- Manganese
maggiore accumulo del metallo nel tessuto cerebrale ed epatico
2- Piombo
aumento di tossicità proporzionale alla quantità di etanolo attraverso:
1.aumento della piombemia (piombo nel sangue)
2.maggiore accumulo del metallo nel fegato
3.riduzione di un enzima chiamato aldeidrasi
3- Mercurio
aumento della tossicità attraverso:
1.inibizione di un enzima chiamato alcol-deidrogenasi
2.maggiore diffusione nell'organismo del metallo e dei suoi composti
3.maggiore effetto del mercurio sugli organi bersaglio
4.ritardata degradazione dell'etanolo (a causa dell'inibizione dell'enzima alcol-deidrogenasi)
4- Cromo
aumento delle lesioni cutanee che saranno più precoci e duratura nel tempo
5- Cobalto
aumento dell'azione tossica


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)