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News di Alcologia

Alcol e lavoro, allarmante indagine dell'Asur

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Il 40% degli intervistati non riconosce nel bere un aumento del rischio degli infortuni in fabbrica

CORRIERE ADRIATICO 4-4-09

Fabriano- Alla luce delle nuove normative che regolano il consumo di alcol in ambiente di lavoro, riconoscendolo come un "fattore di rischio" infortunistico, il Servizio di prevenzione e sicurezza della zona territoriale 6 di Fabriano, diretto dalla dr.ssa Anna Maria Colao, ha pubblicato i risultati dello studio epidemiologico "Alcol e lavoro". Lo studio è stato condotto nel corso dell'anno 2008 su un campione di 1.096 lavoratori (76% maschi), dell'età media di 39,4 anni, che hanno compilato un apposito questionario proposto dal Servizio stesso. Gli intervistati erano ripartiti tra il comparto metalmeccanico (93%) ed edile (6%) del territorio fabrianese. Dai dati raccolti si è evinto che: il 67% dei lavoratori riferisce di far uso di alcol; la fascia d'età che riferisce maggior consumo di alcol è compresa tra i 35 e i 39 anni; i giovanissimi preferiscono consumare birra, il consumo di vino aumenta con il progredire dell'età; le donne giovani preferiscono gli aperitivi; il numero di bevitori cresce con il grado di istruzione; gli italiani sono più dediti all'alcol rispetto ai colleghi lavoratori di provenienza comunitaria e extracomunitaria. Lo studio aveva come obiettivo quello di contribuire a una efficace promozione della salute nei luoghi di lavoro attraverso il coinvolgimento e la collaborazione attiva delle figure aziendali del sistema prevenzionistico sulle problematiche connesse con l'uso di alcol da parte dei lavoratori. Il consumo di alcol in ambito lavorativo è infatti correlato all'aumento di morbilità, assenteismo, infortuni e diminuita produttività.
Alla domanda "esiste secondo lei una correlazione tra uso di alcol e infortuni sul lavoro?" il 40% degli intervistati ha risposto di non riconoscere nell'assunzione di alcol un fattore di rischio lavorativo. I risultati dello studio sono stati: 1) coinvolgimento e sensibilizzazione dei datori di lavoro circa l'applicazione attiva del D.Lgs. 125/01 "divieto assoluto di somministrazione e assunzione di alcol nei luoghi di lavoro"; 2) informazione dei lavoratori e degli addetti alla prevenzione aziendale sui rischi derivanti dal consumo di alcol.