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Alcol e minori, "il massimo è zero"

Alcol e minori,

ALCOL E MINORI "IL MASSIMO E' ZERO": CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE ORGANIZZATE DALLE AZIENTE SANITARIE MODENESI

Secondo gli ultimi dati elaborati dall’Istat in Italia un 15enne su dieci presenta comportamenti  a rischio legati al consumo di bevande alcoliche. Tra i minori è un fenomeno in preoccupante espansione: da una parte diminuisce sempre di più l’età di iniziazione al consumo di alcol (in media 11-12 anni), dall’altra cresce la quota di minori che hanno comportamenti “a rischio” fin da giovanissimi.


Per questo è importante ricordare che, come recita il nuovo slogan della campagna di prevenzione alcologica delle Aziende sanitarie modenesi, quando si parla di alcol e minori “il massimo è zero”. Un messaggio rivolto prima di tutto al mondo degli adulti che possono (e devono) vigilare sui comportamenti dei minorenni.


Tante le iniziative in calendario per tutto il mese di aprile, presentate questa mattina da Claudio Annovi, responsabile progetto Alcol dell’Azienda USL di Modena; Federica Ronchetti, referente Centri Adolescenza Ausl Modena; Giuseppe Fattori, responsabile Programma Promozione della Salute Ausl Modena e Giulio Guerzoni, assessore alle Politiche giovanili Comune di Modena.


“Nonostante la legge italiana lo proibisca, sono troppi i minori che consumano bevande alcoliche – spiega Claudio Annovi –. L’alcol è un fattore di rischio per la salute degli adolescenti, soprattutto perché sotto i 16 anni gli enzimi in grado di metabolizzare l’alcol sono completamente assenti, mentre fino ai 21 anni la loro metabolizzazione è più difficoltosa e lenta. La dipendenza dall’alcol arriva prima ed è più marcato il rischio di danni al fegato e al cervello. Il tema centrale della campagna di quest’anno è come gli adulti – genitori, educatori, insegnanti, operatori socio sanitari – possano veicolare informazioni corrette ed essere anche modelli di riferimento per i minori che non dovrebbero mai consumare bevande alcoliche”.


“Il Comune di Modena – sottolinea l’assessore Giulio Guerzoni –  è da sempre impegnato sul tema dei ‘fattori di rischio’ che riguardano i ragazzi, anche con progetti come Buonalanotte che riguardano chi si mette alla guida. Ma, soprattutto, il nostro impegno riguarda il controllo assiduo sul rispetto del divieto di vendita di alcolici ai minori, nei locali ma anche nei negozi in un’ottica di responsabilità sia dei ragazzi che delle loro famiglie”.


I DATI

L’età di iniziazione al consumo di alcol, anche in Italia, sta diminuendo sempre di più: oggi è attestata intorno agli 11-12 anni. Cresce, in modo parallelo, la quota dei giovanissimi che hanno avuto almeno un comportamento a rischio, legato al consumo di alcolici, nel corso dell’ultimo anno: tra i ragazzi di 11-15 anni le percentuali sono pari al 12,4% per i maschi e al 10% per le femmine (i dati sono stati raccolti dall’Istat nel 2014). Tra i ragazzi di 16-17 anni il quadro dei comportamenti a rischio non è meno rilevante: già a questa età, infatti, il binge drinking, ovvero l’assunzione smodata di più bevande alcoliche in un breve intervallo di tempo, raggiunge livelli superiori a quelli medi della popolazione. Un fenomeno che desta preoccupazione e comporta con gravi rischi per la salute e la sicurezza non solo del singolo ma dell’intera società. Nel 2013 i binge drinkers rappresentano complessivamente il 6,3% della popolazione di 11 anni e più, il 10,4% tra i maschi e il 2,5% tra le femmine.


In provincia di Modena sono quasi 110mila le persone considerate ‘a maggior rischio’ rispetto all’assunzione di alcolici (dati PASSI). E tra queste, la classe di età nella quale è più diffuso il rischio è quella dei giovani di 18-24 anni (54%). L’indagine HBSC, che ha analizzato la situazione a livello regionale, indica che il 5% degli 11enni, l’8% dei 13enni e il 25% dei 15enni ha già assunto un comportamento alterato con l’alcol. Nei 2014 i 7 centri alcologici dell’Azienda Usl hanno seguito 1.375 persone (255 i nuovi accessi). Di queste, il 77% è rappresentato da uomini mentre gli under 30 sono il 3,8% degli utenti. Anche nell’ultimo anno, inoltre, i medici alcologi hanno supportato la gestione dei percorsi di rivalutazione dell’idoneità alla guida attuata dalla Commissione  Medica Locale (dopo una sanzione per guida in stato di ebbrezza) per 887 persone (101 di età inferiore ai 24 anni).
 

LE CONSEGUENZE

Un giovane che consumi bevande alcoliche può riportare conseguenze patologiche molto serie come l’intossicazione acuta alcolica e l’alcol-dipendenza, ma anche problemi sul piano psicologico e sociale. L’alcol influenza negativamente lo sviluppo cognitivo ed emotivo del ragazzo, peggiora le performance scolastiche e favorisce la sua aggressività. Per prevenirlo è necessario rafforzare la capacità di fronteggiare le pressioni sociali ‘al bere’ operando a scuola, nei luoghi del divertimento, della socializzazione e dello sport.
 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.sassuolo2000.it/2015/03/31/alcol-e-minori-il-massimo-e-zero-campagna-di-sensibilizzazione-organizzata-dalle-aziende-sanitarie-modenesi/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)