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News di Alcologia

Alcol e neoplasie delle vie aeree: correlazioni

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Il consumo di bevande alcoliche, specialmente se combinato con il fumo di tabacco, rappresenta un importante fattore di

rischio per l'insorgenza di neoplasie maligne delle vie aeree e digerenti superiori (cavo orale, faringe, ipofaringe,

laringe, esofago) e inferiori (colon retto), del fegato e della mammella.
Secondo i dati più recenti, i consumatori di bevande alcoliche sono circa l'85% tra i maschi ed il 65% tra le femmine. In

Italia il consumo medio annuo pro capite di alcol è in calo fin dai primi anni ottanta ed è oggi più che dimezzato rispetto a

20 anni or sono. E' quindi necessario che questi andamenti favorevoli nella diminuzione dei consumi di alcol in Italia siano

mantenuti e superati, anche perché il livello di consumo medio pro-capite (pari a 10,5 litri nella popolazione al di sopra

dei 15 anni) è ancora molto al di sopra di quello raccomandato dall'OMS ai Paesi della Regione europea per l'anno 2015

(Target 12 del Programma "Health 21/ 1999"), pari a 6 litri l'anno per la popolazione al di sopra dei 15 anni e a 0 litri per

quella di età inferiore.
Le persone con consumi che oltrepassano quotidianamente il limite di un consumo moderato (oltre 2 unità alcoliche nelle donne

e 3 unità alcoliche nei maschi, secondo i parametri indicati dall' OMS) e che si trovano pertanto esposte a un consistente

rischio di patologie alcolcorrelate, rappresentano nel 2005 secondo l'ISTAT il 10,3% della popolazione maschile e il 2,2%

della popolazione femminile al di sopra degli 11 anni.
Il numero dei consumatori non moderati con consumi quotidiani aumenta con l'età e raggiunge il più alto valore nella fascia

d'età 65-74 anni tra i maschi (16,0 %) e nella fascia d'età 60-64 anni tra le donne (3,6%). Già nella fascia di età 33-44

anni si raggiunge peraltro la media nazionale del 10,3% . Nella popolazione del nostro Paese sembrano potersi individuare due

fondamentali tipologie di rischio alcolcorrelato:

•una emergente, legata a nuove tendenze comportamentali e a modelli di consumo lontani dalla tradizione nazionale (consumi

fuori pasto, binge drinking, ubriacature), che riguarda in particolare i più giovani e i giovanissimi


•una più tradizionale, interna al modello di consumo mediterraneo, relativa alla diffusione di un bere frequente o quotidiano

non sempre adeguatamente moderato, che riguarda le persone più mature e gli anziani. A tale proposito va considerata l'

elevata percentuale di consumatori giornalieri (31%) tra i maschi delle classi di età medie e anziane, e, tra questi, appare

particolarmente elevata la percentuale di consumatori giornalieri eccedentari (16% della classe di età 65-74 anni).
Negli ultimi anni appare anche in aumento la percentuale delle diagnosi di cirrosi epatica alcolica nei ricoveri ospedalieri

(+ 4,6% fra il 2000 e il 2004).
Strategie ed azioni conseguenti sono state individuate nell'ambito dei due grandi Piani di azione promossi dal Ministero e

approvati dalle Regioni, il Piano Nazionale Alcol e Salute e il Piano Guadagnare Salute-Settore Alcol.