338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Alcol e ossessione della taglia: osservazioni della sociologa Monia Napolitano sulla drunkoressia

cufrad news alcologia alcol alcolici disturbi alimentari drunkoressia


L'ossessione della taglia per sentirsi «adeguate» ai modelli imperanti
La serata in discoteca finisce in una bevuta di alcolici
La drunkoressia è un disturbo alimentare che colpisce soprattutto le ragazze che hanno problemi con la loro forma fisica, non l'accettano e

si sentono inadeguate rispetto ai modelli che la società moderna offre. Bere diventa un modo per entrare a far parte di un gruppo, per

sentirsi accettate. Ma non si tratta solo di alcool. Il consumo esagerato di alcol viene compensato con il digiuno che nel frattempo accelera

gli effetti dell'alcool che come prima cosa elimina le inibizioni.
Spiega la sociologa Monia Napolitano: «Tra le teenagers è quasi un rituale indossare abiti mini e short cortissimi in occasione dell'happy

hour. Ma se non hai la taglia 38, sei fuori dal gruppo». Il nuovo fenomeno della drukoressia si va ad associare a quello dei disordini

alimentari che in Italia negli ultimi anni ha subito un drastico aumento.
Le ragazze continuamente sono sottoposte a messaggi con ragazze attraenti, belle, quasi perfette e automaticamente si sentono grasse,

sbagliate e si insinua in loro la voglia di di essere come loro.
Si comincia così. Acqua e caffè, chewingum e sigarette sino alla sera e poi via, un bicchiere dopo l'altro e per ubriacarsi, visto il

digiuno, basta poco. Un altro escamotage per farsi accettare dal gruppo. Anche i numerosi spot di alcolici mostrano situazioni di felicità e

beatitudine e a poco serve quel «bere responsabilmente» se i modelli che si propongono sono persone belle e di successo che bevono.
Digiuno e abuso di alcol creano così un cocktail pericolosissimo per la salute. Danni al fegato, che deve metabolizzare grandi quantità di

alcol. Il rischio è quello di sviluppare forme di epatite alcoolica, di steatosi (fegato grasso ) o di cirrosi e tumore.
Ma il fegato non è l'unica vittima. Ne risultano danneggiati anche il cuore, i reni, l'esofago e la circolazione. Inoltre vivendo in questo

modo si crea una carenza di vitamina B1 e tale mancanza provoca danni al sistema nervoso e a quello cardiovascolare.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)