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"Alcol e Pubblicità", primo rapporto dell'Osservatorio Regione Lazio

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"Alcol e Pubblicità", primo rapporto dell'Osservatorio Regione Lazio
"Alcol e Pubblicità" sono strettamente legati: se non ci fosse la pubblicità, forse, il consumo di alcol tra i giovani sarebbe più basso. Il

primo rapporto dell'Osservatorio Regionale Alcol e Pubblicità della Regione Lazio, presentato oggi a Roma, ha mostrato come la pressione

pubblicitaria televisiva delle bevande alcoliche sia subita anche da bambini e adolescenti. L'Assessore alla Tutela dei Consumatori Teodoro

Buontempo ha sottolineato l'importanza della ricerca che può rappresentare il punto di partenza per attivare un'azione di governo regionale.
Tuttavia non sarà il divieto assoluto della pubblicità di bevande alcoliche la soluzione; l'Assessore Buontempo ha parlato di un effetto

boomerang. "Il mio impegno sarà quello di portare avanti un progetto dedicato all'educazione del bere - ha precisato Buontempo -

Coinvolgeremo università e scuole e tutti quegli ambienti frequentati dai giovani perché è soprattutto a loro che ci rivolgiamo. La

pubblicità del non bere non fa altro che aumentare il numero dei bevitori. (*) Dobbiamo insegnare i nostri ragazzi la differenza che c'è tra

vino e birra, dobbiamo far comprendere quali sono le condizioni nelle quali si può bere e in quale quantità. Un altro aspetto da non

sottovalutare è la razionalizzazione delle spese per la lotta al consumo di alcol. Occorre fare in modo che tra governo, regioni ed enti

locali si definiscano dei progetti unici per un'azione sinergica sul territorio".
"Purtroppo - ha aggiunto Buontempo - la carenza legislativa in tema di alcolici consente un terreno fertile ai lobbisti. Come parlamentare ho

proposto una legge per finanziare un fondo dedicato al prestito d'onore per i giovani, per dare loro l'opportunità di scegliere, liberi da

costrizioni economiche, la facoltà presso la quale iscriversi. Questo fondo sarebbe stato alimentato da una tassazione più alta destinata

alle bibite che contengono un basso tasso alcolico e per questa ragione più vendute. Chi vuol bere deve pagare. Ma la proposta non passò ne

con il governo di centro destra e nemmeno con quello di centro sinistra. Oggi come assessore ai consumatori sono felice di impegnarmi ancora

una volta per ridurre l'abuso di alcol".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)