Alcol e pubblicit�: ingiunzione del Comitato di Controllo nei confronti di un'osteria agricola
alcol vino
IAP - ISTITUTO DELL'AUTODISCIPLINA PUBBLICITARIA
Ingiunzione n. 42/2010 del 29/3/2010 nei confronti di Casa Scaparone Azienda Agricola
Prodotto vino - Mezzo affissioni
Articolo violato 22
Il Presidente del Comitato di Controllo, visto, il messaggio pubblicitario "Guida poco che devi bere", rilevato su affissioni nel mese di marzo 2010, ritiene lo stesso manifestamente contrario all'art. 22 - Bevande alcoliche - del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Il messaggio, relativo all'Osteria Agricola "Casa Scaparone", contiene il claim "Guida poco che devi bere. Proteggiamo il vino", che istituisce un indebito ed irresponsabile accostamento tra guida dei veicoli e consumo di alcol. Sebbene il messaggio proponga di limitare la guida ("guida poco"), il consumo della bevanda alcolica ("... devi bere") viene suggestivamente suggerito come eccessivo, in ogni caso superiore ai limiti consentiti dalla legge per guidare, nella decodifica offerta dall'incipit del messaggio. Ritiene il Comitato che, certamente aldilà delle intenzioni, il messaggio si profili pertanto in contrasto con la lettera e la ratio dell'art. 22 CA. Tale norma infatti impone alla pubblicità delle bevande alcoliche di favorire l'affermazione di modelli di consumo ispirati a misura, correttezza e responsabilità; obbligo che non può non essere preso in considerazione nel caso di un messaggio che individui, come elemento centrale della comunicazione, l'uso-abuso dell'alcol. Diversamente lo spirito della norma potrebbe essere facilmente eluso.
Non vi è invero dubbio che quello dell'alcol sia un tema estremamente delicato, per le implicazioni sociali ed individuali che comporta, e tale da richiedere un'attenzione particolare verso le molteplici forme nelle quali esso si può tradurre. Pertanto, associare suggestivamente la guida dei veicoli al consumo dell'alcol "proteggiamo il vino" rappresenta un messaggio di sicuro e pericoloso impatto emotivo sui destinatari, risultando fortemente diseducativo per il pubblico in genere, e per gli adolescenti in particolare.