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Alcol e salute: un nuovo rapporto globale dell’OMS conferma i rischi degli alcolici

Alcol e salute: un nuovo rapporto globale dell’OMS conferma i rischi degli alcolici

Alcol e salute: un nuovo rapporto globale dell’OMS conferma i rischi degli alcolici

L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato il rapporto dal titolo “Global status report on alcohol and health and treatment of substance use disorders”, in cui sono illustrate le tendenze del consumo di alcol in Europa e le più recenti stime dei disturbi dovuti all’alcol

Alcol e salute: cosa dice l’OMS sul consumo di alcol

Ogni 10 secondi nel mondo una persona muore per cause legate all’alcol. Nel 2023 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) era stata chiara: dai più recenti esami della letteratura scientifica emerge che non esiste un livello consumo di alcol senza effetti sulla salute. Per questo le ultime raccomandazioni dell’OMS suggeriscono di non consumare per nulla bevande alcoliche. Forse non tutti sanno che, successivamente a questo annuncio, l’alcol è stato bandito da tutti gli eventi organizzati dall’OMS stesso.

È vero, queste raccomandazioni sembrano cozzare con le linee guida nazionali, che solitamente suggeriscono di non consumare più di 10 bevande alcoliche standard a settimana. Il motivo è che le raccomandazioni nazionali sono linee guida per un basso rischio, mentre quelle dell’OMS partono dal presupposto che la situazione ideale per la salute sia non consumare affatto alcol perché il consumo di alcolici è sempre associato a un rischio potenziale per la salute, anche se si tratta di minime quantità.

Miti sugli alcolici: le false credenze più diffuse

In effetti le evidenze scientifiche che mostrano un’associazione fra il consumo di qualsiasi quantità di alcol e la salute sono pubbliche da tempo, nonostante il luogo comune largamente diffuso, anche dai media, secondo cui un bicchiere di vino rosso a pasto farebbe bene al cuore. Non è così, e infatti l’Istituto superiore di sanità include questa massima tra i falsi miti legati all’alcol. L’ente sottolinea che dire che un bicchiere di vino protegge dalle patologie cardiovascolari non è corretto e che, come largamente sottolineato e diffuso dalla Federazione mondiale dei cardiologi e dalla Società europea di categoria, l’idea che un bicchiere di vino rosso faccia bene al cuore è infatti privo di evidenze scientifiche e distoglie l’attenzione dai danni associati all’alcol.

Rischi dell’alcol: perché un consumo eccessivo è nocivo

Sono molti i composti contenuti nelle bevande alcoliche che influiscono sulla salute, come l’acetaldeide (un metabolita dell’alcol), il metanolo e il carbammato di etile. Inoltre, vi si trovano alcuni metalli pesanti (inclusi rame, ferro, manganese, nichel, stagno e zinco) che possono essere presenti sia nei prodotti commerciali, sia nelle bevande alcoliche prodotte in modo informale (a casa) o illegale.

Il 25 giugno 2024 l’Organizzazione mondiale della sanità ha reso noto il “Global status report on alcohol and health and treatment of substance use disorders”. Nel rapporto un gruppo di esperti ha presentato gli ultimi dati disponibili, forniti dagli Stati membri, sulle tendenze del consumo di alcol, le stime sulle malattie attribuibili all’alcol e le risposte politiche a livello mondiale. Il consumo di alcol è associato a oltre 200 problemi di salute, tra cui malattie infettive, cancro, disturbi mentali e comportamentali, disturbi neurologici, malattie cardiovascolari, malattie gastrointestinali e lesioni a organi e tessuti.

Chiaramente gli effetti negativi dell’alcol dipendono dalla quantità consumata e dalla frequenza degli eccessi. Per le persone che consumano basse quantità di alcol e che non bevono pesantemente in modo episodico (rispetto agli astemi per tutta la vita), il rischio di diabete mellito, di cardiopatia ischemica e di ictus ischemico è inferiore rispetto a chi consuma alcol tutti i giorni o si ubriaca periodicamente. Sebbene le meta-analisi degli studi sul tema abbiano osservato un effetto protettivo solo per le donne, ciò potrebbe essere dovuto al fatto che gli uomini sono più propensi a bere pesantemente in modo episodico. Questo, per esempio, può portare a un aumento del rischio di diabete per gli uomini che non si osserva per le donne. A livello di causa specifica, il contributo dell’alcol agli oneri sanitari specifici per malattie e infortuni è stato del 100 per cento per i disturbi da uso di alcol (AUD) e per la cardiomiopatia alcolica.

 

 

(...omissis...)

 

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

https://www.airc.it/news/alcol-e-salute-un-nuovo-rapporto-globale-delloms-conferma-i-rischi-degli-alcolici

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)