Alcol e sintomi depressivi: relazione pericolosa, soprattutto tra le studentesse
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Alcol e sintomi depressivi: relazione pericolosa, soprattutto tra le studentesse
Il consumo episodico di elevate quantità di alcol (binge drinking) diventa sempre più comune tra le studentesse universitarie. Una ricerca condotta in Canada mostra che i sintomi depressivi e il consumo episodico di grandi quantità di alcol sono correlati. Ciononostante, non si sa molto del rapporto tra questi due fenomeni, in particolare se i sintomi depressivi siano causa o conseguenza del consumo di alcol o entrambe le cose. Un rapporto di causa/effetto che necessita dunque di essere approfondito. Gli autori dello studio hanno dunque messo in correlazione diretta e biunivoca i sintomi depressivi e il consumo occasionale di elevate quantità di alcol, ipotizzando che nel corso di una settimana i sintomi depressivi modificano l'atteggiamento delle studentesse rispetto al consumo di alcol e viceversa. Questa correlazione è stata verificata e analizzata in un campione di 200 ragazze per un periodo di quattro settimane. Coerentemente con quanto ipotizzato, i sintomi depressivi e il consumo occasionale di elevate quantità di alcol sono rimasti temporaneamente stabili e i primi hanno avuto una funzione predittiva del cambiamento del secondo nel corso di una settimana. Al contrario, invece, il consumo di alcol non ha influenzato i sintomi depressivi.
Questi risultati suggeriscono dunque che le studentesse universitarie con sintomi depressivi sono a maggior rischio di consumare occasionalmente elevate quantità di alcol. Questa sostanza infatti può dare loro un temporaneo e illusorio sollievo da sintomi depressivi come tristezza, disperazione e cattivo umore.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)