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Alcol e sostanze stupefacenti: il ruolo fondamentale dell'educazione famigliare

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Alcol e sostanze stupefacenti: il ruolo fondamentale dell’educazione famigliare

La fase dell’adolescenza è un momento molto delicato della vita di un ragazzo. Una delle paure che assale ogni genitore è che il proprio figlio, in questo particolare momento, venga a contatto con sostanze stupefacenti e alcol.
Per lo sviluppo di una propria identità personale, l’adolescenza è un periodo molto particolare. Si tende, infatti, ad allontanarsi dalla famiglia, ad entrare in contrasto per sviluppare una propria autonomia e sentirsi “grandi”. I genitori, dunque, sentono indebolito il loro ruolo sui figli.

Più di un genitore su cinque, infatti, ritiene poco influenti le parole e le raccomandazioni fatte ai propri ragazzi, soprattutto riguardo l’uso di alcol, sostanze illecite e tabacco.
Il rapporto, del Substance Abuse e Mental Health Services Administration (SAMHSA), sostiene che quasi un genitore su 10 (9,1%) ha una scarsa comunicazione con i figli di età compresa tra 12 e 17 anni circa i pericoli a cui possono andare incontro con l’uso di droghe.
I risultati si basano sul SAMHSA’s National Survey on Drug Use and Health, un sondaggio annuale a livello nazionale condotto su 67.500 americani dai 12 anni in su.
Le indagini hanno rilevato che gli adolescenti che credono che i loro genitori disapprovano fortemente l’utilizzo di queste sostanze sono meno propensi a provarle, dice Peter Delany, direttore del Center for Behavioral Health Statistics and Quality presso il SAMHSA.
“Ogni volta è un buon momento per parlare con i vostri figli quando si ha la possibilità”, dice Delany. ”
“Nei mesi estivi, quando le scuole sono chiuse i ragazzi hanno maggiori probabilità di essere coinvolti nel consumo di alcol e droghe”, afferma Delany.
“I genitori hanno bisogno di avviare conversazioni appropriate all’età su questi problemi con i loro figli in tutte le fasi del loro sviluppo, al fine di contribuire a garantire che i loro ragazzi prendano le decisioni giuste”, dice Pamela Hyde amministratore SAMSHA.
Dialogare su questi temi può influenzare molto la crescita dei bambini, dice Robert Lindsey, presidente e amministratore delegato del Consiglio Nazionale su alcolismo e tossicodipendenza (NCADD)
“All’inizio, vanno date informazioni di base,” dice. “Una volta diventati più gradi occorre parlare loro per spiegare l’impatto sulla salute e i pericoli “E’anche importante parlare della storia familiare e se c’è, esternare una predisposizione genetica all’alcolismo”, aggiunge.
Lindsey sostiene che i genitori dovrebbero ascoltare i loro figli ed essere consapevoli anche della propria comunicazione non verbale : “I bambini imparano tanto guardando quello che fai, non solo quello che dici.”
Per maggiori informazioni SAMHSA mette a disposizione una guida  Navigating the Teen Years: A Parent’s Handbook for Raising Healthy Teens. E il sito web del NCADD propone consigli generali su come parlare correttamente con i bambini riguardo a questi delicati argomenti.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)