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Alcol e sport, binomio sempre perdente

Alcol e sport, binomio sempre perdente

FITNESS, ALCOL E SPORT, BINOMIA SEMPRE PERDENTE
Sfatiamo le tante leggende metropolitane che riguardano l’alcol e il vino in particolare, la bevanda più amata dagli italiani: già con più di tre bicchieri al giorno può essere equiparato a tutti gli effetti a una droga, con conseguenze tossiche sull’organismo praticamente identiche


In Italia essere astemi è una vera e propria rarità, spesso giudicata persino inopportuna. Per molti pasteggiare senza la bottiglia di vino è quasi una bestemmia, D'altronde l'Italia non solo è anche il maggiore esportatore nel mondo, ma anche il maggiore consumatore di questa bevanda. Il segreto del suo successo? E’ buono, conviviale, rende più socievoli i timidi e più allegri i depressi. Tant’è che intorno al vino, bianco o rosso, sono sorte una marea di leggende metropolitane, nessuna che, ovviamente, ne scoraggi il consumo.


I luoghi comuni — "Il vino fa digerire", "Fa buon sangue", "Riscalda", "Un bicchiere si smaltisce in pochi minuti", "Non fa ingrassare". Luoghi comuni assai diffusi, molti dei quali, se non tutti, non sono altro che bugie belle e buone a uso e consumo, naturalmente, dei bevitori. Se rimuoviamo dalla nostra mente la poetica immagine delle verdi colline ricche di lussureggianti vigneti, ci accorgiamo che ciò che arriva sulla nostra tavola altro non è che una sostanza chimica con effetti biologici più o meno marcati. E chi pratica sport, lo sa perfettamente: l’alcol non solo compromette la performance in allenamento o gara, ma, come vedremo, agendo direttamente sul sistema nervoso centrale, può essere facilmente causa di infortuni più o meno gravi. E così, se è vero che con l’alcol si ride e ci si diverte di più, è altrettanto vero che di alcol ci si può ammalare e, nel peggiore dei casi, anche morire. Tutto dipende dalla quantità, dalla gradazione (sono definiti alcolici i prodotti con un contenuto di alcool variabile tra 1,5 e 21% e superalcolici quelli che superano i 22%), ma soprattutto dalla continuità del suo consumo.


Gli effetti dannosi — Già con più di tre bicchieri al giorno può essere equiparato a tutti gli effetti a una droga, con conseguenze tossiche sull’organismo praticamente identiche. Pur avendo un notevole potere energetico, non fornisce alcun nutriente, da qui, nell’alcolista, una denutrizione e avitaminosi evidenti e sempre presenti. Si evidenzia un aumento della pressione sanguigna già a bassi livelli di assunzione: circa 1 mmHg per ogni 10 g di alcol consumati. Sul sistema nervoso centrale l'alcol agisce in due modi diametralmente opposti. A basso dosaggio determina euforia e diminuzione dei freni inibitori, a dosaggi elevati prevale l’azione depressiva. Ma l'organo più danneggiato dall'abuso di alcol è il fegato, trattandosi dell’organo deputato alla sua metabolizzazione. Se l’assunzione è costante e cospicua, dapprima si va incontro alla steatosi epatica, individuata dall’accumulo di trigliceridi nel sangue, in seguito, se si prosegue nell’abuso la steatosi si trasforma in un processo infiammatorio denominato epatite alcolica. Da qui alla cirrosi epatica, una patologia irreversibile, progressiva e letale, il passo è breve.


(...omissis...)


Alcol nemico dello sport — Nell’ambiente sportivo, soprattutto amatoriale, alcuni luoghi comuni sono ancora ben presenti. Tra questi, ad esempio, quello che vede l’alcol un aiuto per vincere l’ansia da prestazione e per avere più energia a disposizione. Niente di più sbagliato! Forse nei primi dieci minuti possono essere questi gli effetti, ma immediatamente dopo, come abbiamo già avuto modo di evidenziare, l’alcol agisce sul sistema nervoso centrale causando alterazioni nella contrazione muscolare, peggiorando i riflessi, il tempo di reazione e le capacità coordinative. Ovviamente in proporzione a quanto se n’è assunto. Dal punto di vista fisiologico, poi, peggiora la contrattilità del cuore e, quindi, il lavoro del nostro ‘motore’ risulta meno efficiente. Il fegato, inoltre, ha più difficoltà a sintetizzare glucosio e quindi l’energia disponibile diviene inferiore. L'alcol, inoltre, riduce i livelli di testosterone, di conseguenza il suo abuso compromette l'incremento della massa muscolare. Tutto ciò è più evidente nelle attività aerobiche di lunga durata e alta intensità. Ovviamente i suoi effetti sono dose dipendenti.


Mabel Bocchi


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
www.gacopiazzetta.it/Sport-Vari/Fitness/23-01-2015/fitness-alcol-sport-binomio-sempre-perdente-100594924703.shtml


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)