Alcol ed età, alcune considerazioni
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Poco interesse è sempre stato riservato al consumo di alcol delle persone anziane. Le proiezioni in Italia e in tutti i paesi industrializzati mostrano un andamento demografico orientato verso l'invecchiamento della popolazione e, purtroppo, un aumento della depressione in età senile. Quando si parla di alcolisti anziani è bene fare una distinzione tra quelli che hanno iniziato in età giovanile con un consumo medio moderato, sviluppando problemi seri solo in vecchiaia, e chi ha iniziato in età geriatrica. La maggioranza lo sono da lunga data, mentre un terzo è caratterizzato da un'insorgenza del problema in età avanzata ed in stretta associazione con eventi stressanti come il pensionamento, la solitudine, lo stress familiare, i lutti e il ricovero in casa di riposo. Durante l'invecchiamento si va incontro ad una profonda modificazione della nozione di "spazio", inteso come totalità della vita, non solo come realizzazione personale, ma anche come momento d'incontro e unione con gli altri (parenti, amici, coniuge). Tutto questo tende ad esaurirsi progressivamente durante la vecchiaia, ad esempio il distacco dal mondo del lavoro e la perdita del ruolo e dello spazio produttivo; il confinamento nella propria abitazione, oppure in casa di riposo. Il pensionamento costituisce una modifica nello stile di vita della persona anziana, inoltre può arrecare svantaggi quali la riduzione del reddito, dei contatti sociali e soprattutto, la sgradevole sensazione d'essere "vecchio". Ecco allora l'uso "anestetico" dell'alcol. Queste conseguenze sociali sembrano maggiormente condizionare l'uomo, poichè la donna è più legata alla dimensione familiare e per lei può costituire uno stress di vita la cosiddetta "sindrome del nido vuoto". Dovuto alla perdita del ruolo di madre. I nonni nel passato erano un punto di riferimento come memoria storica della famiglia, ma purtroppo sono andati sempre più perdendo il ruolo di depositari dell'esperienze e tradizioni culturali. E' importante sottolineare che per l'anziano il supporto della famiglia, degli amici e della comunità rappresenta il più importante e stabile sostegno nella solitudine e nell'emarginazione sociale. Utile per lui impegnarsi in attività sociali e di volontariato: la "terapia occupazionale" da solo o in gruppo può essere finalizzata non solo per fargli passare il tempo, ma permette di raggiungere un buon equilibrio psicologico e previene le disabilità dovute all'invecchiamento fisico. Infine, un'altro aspetto non meno importante è la rinuncia all'attività sessuale. Niente impedisce di mantenerla viva: la sua rinuncia viene vissuta con grande sofferenza. Non ci si deve vergognare, queste "coccole" mantengono vivo un sentimento che non invecchia mai: l'amore. "Ricercare nel presente il passato perduto, io sono perchè ricordo, io sono quel che ricordo".