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News di Alcologia

Alcol, emergenza giovani: 40 ricoveri ogni week end

Alcol, emergenza giovani: 40 ricoveri ogni week end

Alcol, emergenza giovani: 40 ricoveri ogni week end

Questa volta la denuncia arriva dal centro alcologico toscano. Valentino Patussi, il direttore, sul tavolo mette i numeri: «Il 19 per cento dei ricoveri nell’ospedale di Careggi è dovuto a problemi causati dall’alcol. E circa il 60 per cento riguarda persone comprese nella fascia d’età tra i 30 e i 50 anni. Il problema – va dritto al punto – riguarda anche gli adulti che avrebbero bisogno di corsi di educazione proprio come i più giovani.

Patussi fotografa con numeri e casi alla mano il quadro delle notti alcoliche della città, denunciate ampiamente dalle cronache. "Ci troviamo di fronte a tanti gestori, sia di locali che di minimarket, che vendono a ragazzi di età inferiore ai 18 anni, bisognerebbe chiedere i documenti ma in pochi lo fanno. Le segnalazioni che ci arrivano sono numerose – prosegue –. Nell’ultimo periodo ci sono più controlli, ma le sanzioni sole non servono a niente: ci vogliono misure più forti. Chi sbaglia deve pagare perché non dimentichiamoci che nel somministrare o vendere alcolici ci vuole molta responsabilità. Il consumo di alcol incide seriamente sulla salute pubblica: è causa di alti tassi di morbilità e mortalità. Si parla di circa 200 diverse malattie e del 7.4% di tutte le disabilità e delle morti premature".

In Toscana, Firenze è la città con maggiori problemi legati al consumo di bevande ‘super’ per via dell’alta percentuale di turisti, di studenti stranieri e della vasta offerta di serate e iniziative ad alta gradazione e anche del numero di esercizi che ‘trattano’ l’alcol: da un’inchiesta de La Nazione è emerso che solo gli alcol shop sono 457, ben 264 nel centro storico. Palazzo Vecchio ci sta provando a regolamentare le bravate ‘di quelli della notte’ e le ordinanze anti alcol proprio la settimana scorsa hanno portato alla chiusura di 13 minimarket.

Ma è davvero un’ordinanza la soluzione dei problemi? "Non credo – non usa mezzi termini Patussi – che un divieto possa mettere fine all’eccessivo consumo di alcol ai giovani. L’ordinanza non è altro che il frutto di una lotta commerciale tra locali e minimarket che serve a poco, perché ripeto, dati alla mano, non sono solo i giovani il problema ma anche gli adulti, quelli che consumano e quelli che vendono. Tanti gestori avrebbero bisogno di corsi di formazione".

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.lanazione.it/firenze/alcol-patussi-1.421631

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)