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Alcol fra i giovani, l'Ass: «C'è troppo permissivismo»

Arrivare ai ragazzi prima che i ragazzi arrivino al pronto soccorso con situazioni di coma etilico. Questo, in sostanza, l'obiettivo che si rivolgeva "Giovani e alcol", iniziativa che ha avuto luogo all'Auditorium di Gorizia, e organizzata dall'Ass isontina con referenti scientifici Giuliano Zorzut e Maria Claudia Dominguez del Sert del capoluogo isontino. Non a caso essa si indirizzava, in particolare, agli operatori del settore per un fenomeno che, a detta di Francesco Piani, esperto di alcologia, «nemmeno più meraviglia, acuito com'è da una cultura del bere e da troppo permissivismo».

Al di là delle considerazioni da parte di esperti anche di Slovenia, Olanda e Spagna, sono stati snocciolati alcuni numeri indicativi del fenomeno. Nel 2011, per quanto riguarda i ragazzi dai 13 ai 18 anni, il pronto soccorso di Monfalcone ha visto il verificarsi di 4 casi di intossicazione acuta da alcol e di due casi di etilismo acuto; nel 2012, fino a questo momento, sempre riguardo la medesima fascia d'età, i casi di intossicazione acuta da alcol sono 4 e uno è il caso di etilismo acuto.

Diamo un'occhiata a quel che succede a Trieste, attraverso una ricerca effettuata, dal 2008 al 2011, su 1257 studenti del suo ateneo che frequentano psicologia, scienza dell'educazione, scienze della formazione e servizio sociale. Ebbene, di tali 1257 studenti - dati forniti da Giovanni Battista Modonutti, docente di Igiene all'ateneo giuliano - il 93% ha avuto il primo contatto con l'alcol fra i 13 e i 14 anni; l'82% beve e presenta una dieta alcolica caratterizzata da un consumo d'alcol fuori pasto e basato, in ordine decrescente, su vino, birra e superalcolici nel caso dei maschi, mentre di superalcolici, vino e birra nel caso delle ragazze. Sempre riguardo la popolazione in esame, l'11% è a rischio con i maschi che bevono quotidianamente due o più drink a base di alcol e con le ragazze che, quotidianamente, ne bevono uno o più; ancora, il 54,2% si è ubriacato una o più volte.

Ora, se pensiamo che per l'organizzazione mondiale della sanità chi assaggia alcol prima dei 15 anni ha mediamente un rischio di dipendenza più elevato degli altri, se pensiamo che parte di quei 1257 si troverà, per il percorso di studi intrapreso, a dover rapportarsi con problemi di alcol, quale potrà essere il suo contributo visti i dati dell'indagine, non certo dei più incoraggianti? Ancora pochi numeri, dallo studio internazionale Hbsc e che ha coinvolto, nel 2010, 77mila ragazzi di tutta Italia di 11, 13 e 15 anni, e, per quanto riguarda la nostra regione, di 1541 ragazzi e 1555 ragazze di 202 scuole. Il 27% delle ragazze quindicenni beve alcol almeno una volta la settimana contro il 24% della media nazionale.

Alex Pessotto

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)