Alcol, gli effetti sul cervello e sul fegato
Alcol, gli effetti sul cervello e sul fegato. E basta poco…
Il professor Diego Fornasari, docente di Farmacologia dell'Università Statale di Milano, chiarisce le conseguenze del consumo e dell'abuso di alcolici
Maria Elena Perrero
Un bicchiere di vino a pasto può non dare problemi, ma “l’alcol non è un nutriente. Al contrario, interferisce con l’assorbimento dei nutrienti, riducendolo. Per questo è bene non superare le dosi massime indicate di 1-2 unità alcoliche al giorno per le donne e di 3-4 unità alcoliche al giorno per gli uomini. Gli effetti a livello di salute, sia cerebrale sia extracerebrale, potrebbero farsi sentire anche eccedendo di poco continuativamente questi limiti”. Lo dice chiaramente a Gazzetta Active il professor Diego Fornasari, associato di farmacologia all’Università degli Studi di Milano e membro associato dell’Istituto di neuroscienze del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche).
Alcol: gli effetti sulla salute. Basta poco…
Il professor Fornasari parte da una constatazione: benché uno o due bicchieri di vino al giorno possano essere consentiti e non diano – nella maggior parte dei casi – effetti negativi in individui adulti e sani, eccedere anche di poco può avere conseguenze importanti. “Quando parliamo di alcolici dobbiamo considerare una sostanza, l’etanolo. Questa non è un nutriente, bensì una sostanza tossica, non necessaria alla sopravvivenza dell’uomo. Nel vino, poi, possono essere contenute altre sostanze dagli effetti benefici, come il resveratrolo. Ma questo non c’entra con l’alcol in sé”. Da qui si deduce che la differenza tra un bicchiere di alcol e un dito di whisky non è poi molta. “Normalmente si misura la quantità in grammi di etanolo presente in alcolici e superalcolici. Quindi non c’è a priori differenza tra un bicchiere di vino e un dito di whiskey: entrambi contengono all’incirca 12 grammi di alcol etilico, ovvero quella che è considerata una unità alcolica”.
L’assorbimento dell’alcol
Peccato, verrebbe da dire, che l’alcol non sia un nutriente come le vitamine e i minerali, perché il suo assorbimento nel nostro corpo avviene rapidamente: “L’alcol viene assorbito molto bene a livello del tratto gastroenterico e raggiunge rapidamente il sistema nervoso centrale. Proprio qui si registrano molti effetti acuti”. E se bere un bicchiere di vino al giorno, ovvero consumare un’unità alcolica al giorno, può non dare problemi, eccedere anche di poco ne può dare molti: “E’ sufficiente una assunzione quotidiana oltre le quantità ‘consigliate’ per creare dipendenza. Quando parliamo di alcolismo cronico pensiamo alle persone che vanno nei Sert. Ma in Italia c’è un milione e mezzo di persone che ha una dipendenza da alcol e che svilupperà patologie extracerebrali come epatite alcolica o cirrosi epatica. E’ un numero incredibile. E poi ci sono molti adolescenti che finiscono in coma etilico, con una epatite acuta. Questo è uno degli effetti del binge drinking disorder, ovvero di quando si beve poco o niente durante la settimana e smodatamente nel fine settimana”, sottolinea il professor Fornasari.
Alcolici, cosa può succedere se si beve troppo
Il passaggio dal consumo ‘normale’ dell’alcol ad una intossicazione subacuata, fino ad una intossicazione acuta, al coma e alla morte non è così difficile. Del resto gli effetti del consumo di alcol sono evidenti subito. “L’etanolo ha diversi meccanismi d’azione a livello cerebrale, ma sicuramente quello più caratteristico è l’interferenza positiva di potenziamento su una class di recettori, i recettori del neurotrasmettitore GABA (acido Gamma-Amminobutirrico). Quando vengono stimolati, questi recettori hanno una funzione di ansiolitici. E’ la stessa azione innescata dalle benzodiazepine, che si utilizzano contro ansia e insonnia – ricorda il farmacologo -. Un bicchiere di vino ha di fatto un effetto ansiolitico. Ma se si aumenta il consumo si iniziano ad osservare effetti quali sonnolenza, diminuzione dei riflessi, coordinazione dei movimenti alterata, visione a tunnel, con il nostro campo visivo che si riduce. Sono gli stessi effetti che si hanno prima di un incidente stradale in chi ha abusato di alcolici. E il passaggio da un effetto gradevole dell’alcol a situazioni di questo tipo è molto rapido”.
Gli effetti dell’alcol sul sistema nervoso e sul fegato
Nello specifico, gli effetti del consumo eccessivo di alcol sul sistema nervoso sono importanti: “L’alcol è tossico per i neuroni: oltre ai già accennati problemi di memoria e coordinazione si possono sviluppare, seppure in rari casi (circa l’1%), situazioni di atrofia cerebrale, con la morte di cellule del cervelletto, fino all’encefalopatia di Wernicke (un disturbo neurologico grave con impatti sui muscoli oculari, ndr) e alla sindrome di Korsakov (una forma di amnesia abbinata ad uno stato confusionale, ndr)”. Più noti sono gli effetti negativi dell’abuso di alcol sul fegato, il grande metabolizzatore di tutto ciò che ingeriamo: “Per questo nell’alcolismo oltre ai danni epatici possono subentrare problematiche di metabolismo dei farmaci“, sottolinea il farmacologo.
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copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://salute.gazzetta.it/salute/25-01-2022/alcol-gli-effetti-sul-cervello-e-sul-fegato-e-basta-poco-58218
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)