Alcol, guida e giovanissimi: Il limite 0,5 confonde
Intervista a Raffaella Campalastri sugli effetti dell'alcol
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Alcol, guida e giovanissimi: "Il limite 0,5 confonde, riflessi limitati già dopo una birra"
L'INTERVISTA. Raffaella Campalastri è Direttore medico di Farmacologia e Tossicologia dell'Ausl di Bologna: "Il limite dello 0,5% è un compromesso. I primi effetti rallentanti si hanno già a 0,25"
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Raffaella Campalastri, Direttore medico di Farmacologia e Tossicologia dell'Ausl di Bologna, pensa che sarebbe opportuno si parlasse degli effetti dell'alcol non solo in un articolo: "Ci vorrebbe una rubrica intera per spiegare e ripetere, soprattutto ai giovanissimi, quali sono le conseguenze del consumo e dell'abuso di alcolici sull'organismo. Effetti immediati che rallentano i riflessi e abbassano il senso critico, mettendoli in pericolo non solo quando si mettono alla guida".
Nelle ultime settimane si è parlato molto degli effetti dell'alcol sorattutto in relazione ad alcuni gravi incidenti, anche stradali. Come reagisce il nostro corpo all'assunzione anche minima di alcolici? "Intanto il nostro organismo non è una macchina che a comando e le variabili sono diverse: l'età, lo stato fisico della persona, il sesso, la corporatura, se è a digiuno oppure ha mangiato...Il limite di 0,5 di tasso alcolemico è un dato che confonde completamente la partita. Mi spiego: se il tasso consentito fosse zero (come per i neopatentati in Italia) non avremmo problemi, mentre così abbiamo comiunciato a fare calcoli. Calcoli che spesso lasciano il tempo che trovano perchè sono aleatori e non scientifici: bevo una birra e aspetto cinque minuti, bevo due birre e mangio un panino, ecc...".
Quindi le alterazioni dei nostri sensi e della nostra reattività cambiano già dopo l'assunzione di una dose minima di alcol? "Certamente. Già con un tasso alcolico dello 0,25% (una birra, mezzo bicchiere di vino) magari non ce ne accorgiamo, ma abbiamo i riflessi rallentati, disinibizione e senso di benessere con ridotto autocontrollo, un senso critico ridotto. Se poi saliamo al famoso tasso 0,5, che è un compromesso determinato anche dal fatto che siamo un paese vinicolo, ecco che i movimenti diventano impacciati e il coordinamento più complesso, anche se nessuno se ne accorse. Inoltre anche la visione viene ridotta e subentra il famoso effetto "a tunnel", che nasconde quello che c'è a lato. Ed ecco perchè spesso vengono investiti i pedoni da persone che hanno bevuto: essendo a lato, non vengono visti...".
Ci sono poi altri fattori che peggiorano ulteriormente lo stato della persona che ha bevuto alcolici? "Tutto questo si amplifica per esempio se si esce da una discoteca, dove oltre all'alcol ci sono le luci e la musica, l'adrenalina ad alti livelli. Non si ha quasi mai la possibilità di godere di una sala di decompressione, che invece sarebbe utile. Non dobbiamo dimenticare che l'alcol agisce direttamente a livello cerebrale e che le donne e i giovani sono soggetti i più sensibili: nel primo caso (non è certo una questione sessista, ma organica) per una inferiore capacità di metabolizzare, nel secondo perchè non hanno ancora sviluppato alcuni particolari enzimi".
Tema giovani e giovanissimi. Qual è la situazione? Abbiamo spesso scritto di ragazzini ridotti in coma etilico dopo party e serate in discoteca..."E' un grosso problema. Abbiamo casi di coma etilico a 12 anni! I ragazzi così giovani non dovrebbero toccare una sola goccia di alcol e invece siamo pieni di locali che glieli servono e negozietti che glieli vendono senza preoccuparsi di verificare che siano maggiorenni. Bisognerebbe fare campagne informative ogni giorno insistendo su alcuni punti, primo fra tutti che il coma etilico (intossicazione acuta da alcol che fa perdere coscienza) può anche uccidere. E che oltre alla cirrosi epatica l'alcol si porta dietro una bella lista di tumori, fra cui faringe, stomaco, esofago...Sempre riguardo ai giovani, un altro fenomeno attuale è l'aumento delle malattie sessualmente trasmissibili, riconducibile all'abbassamento della capacità critica che fa fare cose in modo diverso da come le faremmo da sobri. Non se ne ha cognizione".
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.bolognatoday.it/cronaca/alcol-effetti-intervista-raffaella-campalastri.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)