Alcol: i giovani poco protetti da pubblicità in internet
Alcol: i giovani poco protetti da pubblicità in internet
Malgrado le limitazioni in vigore, i giovani sono nel mirino delle strategie di marketing e di vendita di alcolici su internet, deplora oggi Dipendenze Svizzera. Fra le strategie utilizzate rientrano anche i social media, come Facebook.Dopo aver svolto uno studio sul marketing online, Dipendenze Svizzera costata che la protezione della gioventù non è abbastanza efficace: i giovani sono nel mirino della pubblicità e possono acquistare facilmente alcol online.
Se le disposizioni di legge sono rispettate a livello formale, le strategie "raffinate" di marketing "strizzano l'occhiolino allo stile di vita che piace ai giovani, caratterizzato da musica di un certo tipo, feste e così via", riuscendo in questo modo a far presa su di loro, inclusi i minorenni, osserva Dipendenze Svizzera in comunicato odierno.
Di conseguenza, la pubblicità "contribuisce in misura importante a legittimare il consumo di alcolici e far credere che l'alcol sia indispensabile se si vuole adottare uno stile di vita moderno".
Tra le strategie di marketing usate per far pubblicità all'alcol su internet rientrano anche i social media. Mettendo un "mi piace", commentando o condividendo i contributi su un prodotto, i destinatari della pubblicità fanno praticamente un "passaparola", diventando ambasciatori attivi di una marca.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.ilfattoalimentare.it/vino-alcol-benefici-uk.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)