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Alcol: i giovani stanno più attenti, ma è ancora allarme

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Alcol. I giovani stanno piu' attenti, ma e' ancora allarme


Tra i giovani si riduce il binge drinking, (letteralmente binge: ‘gozzoviglia' e drinking: ‘bevuta') ovvero l'abitudine di ubriacarsi fino allo stordimento in occasione di feste, di fine settimana o di singole serate trascorse in locali, insieme ad altre persone. Diminuiscono gli episodi di ubriachezza tra i giovani e la percentuale d'incidenti del venerdì e sabato notte, in rapporto al totale degli incidenti notturni. Ma immaginare l'arresto del fenomeno è difficile, perché la sua diffusione è legata ai cambiamenti della società e al nuovo modello di vita che vede il vino, soprattutto durante i pasti, sempre meno protagonista delle abitudini degli italiani. Diventa invece sempre più comune il consumo di aperitivi, amari, superalcolici e birre, bevuti in situazioni "aggregative".


Dall'annuale relazione sul consumo di alcol, che il Ministro della Salute ha presentato al Parlamento, vengono segnalate altre tendenze positive che incoraggiano a proseguire le politiche di contrasto attivate in questi anni a livello nazionale e regionale, in particolare:


•negli ultimi cinque anni si evidenzia una tendenza alla diminuzione della prevalenza dei consumatori a rischio, di sesso maschile;

•nella popolazione oltre i 65 anni si conferma la tendenza al calo dei consumi giornalieri non moderati;

•tra il 2010 e il 2011, nella fascia di età al di sotto dei 16 anni, i consumi a rischio si presentano in calo;

•tra le ragazze di 14-17 si evidenzia, a partire dal 2009, una tendenza al calo dei consumi fuori pasto;

•i giovani italiani di 15-24 anni, monitorati da recenti indagini europee "Flash Eurobarometro", risultano, in rapporto ai loro coetanei europei, fra quelli che percepiscono maggiormente il rischio del bere regolare e sono al primo posto per la percezione del rischio del bere occasionale;

•continua il trend discendente del tasso nazionale di ospedalizzazione per diagnosi totalmente alcol attribuibili e della mortalità per cirrosi epatica;

•continua a diminuire il numero degli incidenti stradali e la percentuale di incidenti del venerdì e sabato notte, in rapporto al totale degli incidenti notturni;

•si conferma la diminuzione del numero delle persone che guidano l'auto o la moto dopo aver bevuto, nell'ora precedente, almeno due unità alcoliche.


Fonte: healthdesk.it.it 19 febbraio 2013


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)