Alcol: i meccanismi della dipendenza biologica
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I meccanismi della dipendenza biologica
Le sostanze definite da abuso possono essere "stimolanti" o "inibenti". La cocaina è fra le prime, l'alcool fra le seconde. Inoltre, mentre
alcune sostanze da abuso, come ad esempio la nicotina o la cocaina, interagiscono con recettori specifici nel sistema nervoso, l'alcool non
ha uno specifico recettore col quale interagire, ma innesca meccanismi "trasversali" che coinvolgono molti sistemi di neuromediatori, le
molecole che trasmettono gli stimoli nel sistema nervoso (Bona 2002).
La dopamina è considerato il "mediatore del piacere" perché la sua liberazione in alcuni centri del cervello, ad esempio nel nucleo
accumbens, induce nell'individuo una sensazione di piacere. La liberazione di dopamina in questo nucleo è determinata dagli stimoli più vari.
Alcuni di essi sono fisiologici, come l'introduzione di cibo, il sonno e l'attività sessuale, altri sono comportamenti che provocano violente
emozioni, come giocare d'azzardo o assumere cibo e poi vomitare. Quest'ultimo comportamento è caratteristico di chi è affetto da bulimia, un
disturbo del comportamento alimentare. Anche forme di abuso di sostanze come quello da alcool, da oppioidi (cocaina, eroina) o da
cannabinoidi (contenuti in hashish o la marijuana estratti dalla Cannabis sativa), determinano la liberazione di dopamina. Numerosi studi
hanno illustrato i meccanismi attraverso i quali l'alcool modifica la trasmissione degli stimoli che coinvolge la dopamina (Tupala 2004;
Soderpalm 2009; Koob 2011). Ma i meccanismi biologici di dipendenza dall'alcool coinvolgono molti altri sistemi di neuromediatori: quello
degli oppioidi endogeni, (Rodriguez-Arias 2010), della serotonina (Johnson 2004), della glutamina e dell'acido gamma-aminobutirrico (GABA)
(Colombo 2004; Bleich and Hillemacher 2009; Heinz 2009). In particolare, riguardo al sistema di trasmissione del GABA, l'assunzione cronica
di alcool riduce la funzione dei recettori dell'acido gamma-ammino butirrico. (Koob 2011).
Ma le radici biologiche della dipendenza dall'alcool non coinvolgono solo i mediatori degli stimoli nervosi. Anche il sistema endocrino è
coinvolto: varie evidenze sperimentali confermano che i meccanismi di controllo incrociato che legano la funzione di ipotalamo, ipofisi e
surrene sono coinvolti nei fenomeni di ricerca spasmodica dell'alcool e di ansia che si manifestano nei soggetti dipendenti. Meno noti, ma
molto interessanti, i ruoli di ormoni come leptina, adiponectina, resistina e ghrelina ai quali in passato si attribuivano solo effetti sulla
regolazione dell'assunzione del cibo e del metabolismo energetico (quello regola il consumo delle calorie), ma che sembrano essere coinvolti
anche nei meccanismi della dipendenza dall'alcool. Ad esempio la concentrazione plasmatica di leptina è risultata significativamente
correlata alla comparsa della ricerca spasmodica dell'alcool in soggetti sottoposti a protocolli di disassuefazione (Hillemacher 2007).
Le informazioni fin qui riportate sono un'estrema sintesi delle evidenze che dimostrano quanto profonde siano le radici che la dipendenza
biologica dall'alcool affonda nell'organismo umano e il loro obiettivo è quello di delineare la complessità dei meccanismi coinvolti e
spiegare le difficoltà che si incontrano nei percorsi di disassuefazione.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)