Alcol: il 36% degli adolescenti fra 11 e 13 anni beve
Alcol: il 36% degli adolescenti fra 11 e 13 anni beve
Lo studio dell'Osservatorio nazionale adolescenza lancia l'allarme: d'estate s'impennano i rischi di sesso non protetto con più partner e di strane mode selfie
Durante le vacanze è più semplice superare i limiti e fare più di qualche errore. Stiamo parlando degli adolescenti e delle loro pessime (oltre che pericolose) abitudini fotografate da uno studio dell’Osservatorio nazionale adolescenza condotto su un campione di 8mila teenager in tutta Italia.
I dati non sono affatto confortanti: il 36% dei ragazzi fra gli 11 e i 13 anni dichiara di bere bevande alcoliche con conseguenti comportamenti a rischio. Dal sesso occasionale e non protetto alle strane mode selfie.
Uno su 10 si è già ubriacato. Al salire dell’età la percentuale s’impenna: il 55% degli adolescenti dai 14 ai 19 anni beve e il 24% fino a stare male. Aggiungendo ai comportamenti a rischio la guida in stato di ebbrezza.
«L’abuso di bevande alcoliche durante il periodo adolescenziale è veramente un problema molto serio e, soprattutto nel periodo estivo, diventa ancora più grave perché i ragazzi sono mentalmente più predisposti all’evasione, sentono meno il peso delle regole e dei doveri scolastici e invernali, e si trascorre molto più tempo in gruppo e in compagnia degli amici – ha spiegato Maura Manca, presidente dell’Osservatorio nazionale adolescenza – questa condizione facilita la ricerca e la messa in atto di svariati comportamenti un po’ più al limite, che mettono a rischio la salute dei ragazzi stessi».
D’altronde sembra che oltre tre teenager su 10 abbiano partecipato a giochi a base di alcol. Il 24% ha per esempio spiegato di aver bevuto più di cinque drink di seguito, in particolare nel fine settimana, col puro intento di ubriacarsi: «Il problema degli adolescenti sono anche i mix che spesso diventano letali perché i ragazzi non reggono, si sentono male, vomitano nel migliore dei casi o si intossicano, fino a rischiare anche il coma etilico – prosegue Manca – durante il periodo estivo rischia di diventare un ‘lo faccio perché lo fanno gli altri’, una sfida, un dover dimostrare di essere in grado di riuscirci e di essere come gli altri. Senza altri tipi di stress ci si sente più liberi anche di provare qualcosa di nuovo».
Fra chi abusa di alcol otto su dieci dichiarano di aver fatto sesso promiscuo e con più partner nell’arco della stessa serata. Elevando il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili: dall’Hiv al papilloma virus e tutte le varie infezioni batteriche e virali. Ma anche gravidanze precoci: due su 100 le ragazze che dichiarano di essere rimaste incinte e, di questa percentuale, la maggior parte di loro, circa l’85% dichiara anche di aver abusato di alcolici. «Un’adolescente su 50 dichiara di aver fatto sesso perché costretta a farlo e di loro l’81% afferma di bere alcolici» ha aggiunto la presidente dell’Osservatorio nazionale adolescenza.
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Chiudono la rassegna le mode selfie di cui l’alcol è chiaro protagonista e ispiratore. Come il “drelfie”, cioè il selfie da ubriachi magari mentre si vomita, sdraiati per terra in uno stato di semi-incoscienza, nei bagni e in qualsiasi altra posizione. Circa tre adolescenti su dieci che possiedono una minicar hanno dichiarato di aver guidato dopo aver assunto sostanze o bevuto.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)