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Alcol, il consumo nei giovani crea danni alla salute e può portare all'alcolismo cronico

Uno studio Spagnolo-Messicano mette in guardia sui danni derivanti dall’abuso di alcol tra i giovani. Sono note le conseguenze dell’abuso dell’alcol sui bevitori a lungo esposti: si parte dai danni neurologici della intossicazione acuta ai problemi di salute gravi e cronici quali infiammazioni, gastriti, delirium tremens etc. nelle intossicazioni croniche. Nonostante il meccanismo dei danni provocati dall’alcol non sia  stato perfettamente compreso, tutti gli studi  fino ad ora seguiti, coinvolgono bevitori di ogni età con una storia di alcolismo di oltre 10 anni. Questo studio, invece, si concentra sui giovani (dai 18 ai 23 anni) con abuso di alcol da meno di 5 anni e consumo settimanale di almeno 118 g. di etanolo.

Per verificare se in tali condizioni siano già presenti i danni dell’alcolismo, un gruppo di giovani bevitori rispondenti ai canoni sopra esposti è stato messo a confronto con un gruppo di giovani della stessa età non bevitori. Lo stato di salute dei giovani, in entrambi i gruppi, è stato valutato mediante l’esame del sangue e la ricerca dei marcatori del danno ossidativo: tali marcatori, che evidenziano uno stress metabolico da alcolismo,  vengono in genere misurati nelle fasi di alcolismo cronico per valutare, ad esempio, il danno nelle funzionalità epatiche.

Dallo studio è risultato che nonostante i giovani nei due gruppi appaiano in perfetta salute: comparabili gli esami del sangue, in entrambi i casi assenza di malattie e di disordini neurologici e comportamentali, nel gruppo dei  giovani bevitori, sia pure in assenza di sintomi,  la presenza dei marcatori  del danno ossidativo evidenzia la presenza di stress metabolico. Occorre quindi approfondire questo aspetto, con ulteriori studi per verificare dopo quanti anni di assunzione di alcol diventino evidenti gli effetti dell’alcolismo cronico.

http://www.droganews.it/news/2020/Alcol%2C_il_consumo_nei__giovani_crea_danni_alla_sal.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)