Alcol: il prefetto vara nuove norme più severe
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L'alcol fa paura anche alla città di Firenze. Dopo i recenti atti vandalici che hanno colpito il Ratto di Polissena nella Loggia dei Lanzi e il tentativo di colpire la statua di Ercole e Caco davanti a Palazzo Vecchio, il prefetto De Martino intima ad un atteggiamento più responsabile da parte di tutti e vara un doppio provvedimento che vieta la vendita per asporto di alcolici di ogni gradazione e di qualsiasi bevanda confezionata in bottiglie di vetro, a partire dalle 22 fino alle 3 della notte. I limiti si estendono anche alla quantità di alcolici che ciascuno potrà portare con sé ( contenuto della seconda ordinanza), che non dovrà essere superiore a quella da destinare al normale uso personale e saranno in vigore dal 1 aprile al 31 maggio. La misura, che include anche i distributori automatici e i venditori ambulanti, sarà applicata in tutto il centro della città delimitato dai viali di circonvallazione, sia sulla destra che sulla sinistra dell'Arno.
L'atto è stato compilato dopo una valutazione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico e si muove nella direzione seguita già l'estate scorsa anche in altre città toscane. Dalla prefettura i dati forniti non sono confortanti: a partire da gennaio 2009 infatti, sono state sequestrate 426 patenti (erano state 1.231 in tutto il 2008), con una stima di circa 5 patenti al giorno. De Martino però, pone l'accento anche sulle risse che spesso e volentieri trovano come oggetti contundenti bottiglie di vetro o che vengono utilizzate, come alle Cascine, per causare disturbo alla quiete pubblica. «E´ stato registrato un preoccupante aumento di consumo di alcolici - commenta De Martino - che innesca condotte pericolose, come mettersi alla guida in stato di ebbrezza, o atti di inciviltà che portano a scempi e danneggiamenti. Noi possiamo fissare regole sulla vendita delle bevande e aumentare i controlli delle forze del- l'ordine sulle strade, ma non basta. Servono comportamenti ispirati a una cittadinanza attiva che siano più attenti nel preservare la salute e che siano diretti alla protezione dell´ambiente di vita. Serve un approccio più consapevole e critico nei confronti dell´alcol e in questo senso si orientano queste misure. Mi rivolgo in particolare ai giovani con un richiamo alle loro coscienze perché possano cogliere i rischi dell´abuso e la necessità di comportamenti assennati e scrupolosi anche alla guida».