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Alcol, il vero sballo dei giovani

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Alcol, il vero sballo dei giovani
Lo consuma il 66,6% dei 14enni. Piace ai 20enni. E le bevande anti sbornia non sono la soluzione.
di Giordana Talamona


La fascia più preoccupante per il consumo di alcol sono i giovani tra i 18 e i 24 anni e gli adolescenti tra i 14 e i 17 anni.
I dati Istat parlano chiaro. Nell'ultimo anno il 66,6% dei 14enni ha consumato almeno una bevanda alcolica all'anno, trend in linea col 2011, ma in flessione negativa rispetto a dieci anni prima (70,2%). La percentuale di giovani che hanno comportamenti a rischio legati all'uso di alcol, nella fascia tra gli 11 e i 14 anni, si attesta al 10,5%, senza sostanziali differenze tra maschi e femmine.
Il fenomeno che, tuttavia, preoccupa di più è quello che interessa gli adolescenti dagli 11 ai 17 anni e i giovani adulti 18-24 anni. In questa fascia il consumo di alcol si attesta attorno al 22,8% dei maschi e all'8,4% delle femmine. Non poco, ma in linea con quanto succede in Europa.


I cittadini comunitari, infatti, sono al primo posto della classifica mondiale, con consumo pro capite di 10,2 litri di alcol l'anno. Si tratta di un'ecatombe di 120 mila decessi prematuri l'anno imputabili all'uso smodato di alcol. I dati pubblicati dall'Oms Europa nello Status report on alcohol and health in 35 European Coutries 2013, inquadrano i rischi, le strategie e le politiche Eu sul consumo di alcol.
Secondo il documento il 90% dei decessi per tumori, cirrosi del fegato e infortuni sono diretta conseguenza dell'eccesso di alcol, al netto degli effetti positivi che la sua morigerata assunzione può avere nella prevenzione delle cardiopatie ischemiche e dell'ictus.


LE BEVANDE ANTI SBORNIA
Di fronte a questi dati c'è chi si è inventato delle panacee anti-alcol. Si tratta di bevande e integratori come Security Feel Better, Reeborizer, Equì, Soberguard e Outox, che promettono di ridurre il tasso alcolemico nel sangue, permettendo una più rapida ripresa della lucidità.
Una tendenza cresciuta in questi ultimi anni in Italia, come all'estero, con l'aumento dell'alcoltest sulle strade.


I DUBBI DELLA COMUNITÁ SCIENTIFICA
Ma secondo Emanuele Scafato, presidente della Società Italiana di Alcologia, mancano le evidenze scientifiche. «La comunità scientifica non ha mai preso visione di uno studio su centinaia di casi trattati, che abbia verificato seriamente l'efficacia e l'efficienza di questi prodotti. Fino a quando non sarà prodotta una valutazione tecnico-scientifica di questo tipo, non possiamo sciogliere le riserve».


NESSUN MIRACOLO
D'altra parte gli ingredienti di questi prodotti, come acqua, vitamina C, fruttosio, acidificanti ed estratti vegetali, già di per sé non possono promettere miracoli.
«Basterebbe conoscere il proprio corpo, per non avere dubbi sul fatto che queste sostanze non possono aiutare la metabolizzazione dell'alcol. Il fegato, il nostro architetto dell'alcol, può metabolizzare fino a 6 grammi di alcol per ogni ora.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.oggi-notizie.it/399319/alcol-il-vero-sballo-dei-giovani/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)